Attraverso l’uso della videoproiezione e dei suoni, l’obiettivo è di trasformare la facciata di Palazzo M in una superficie luminosa, dinamica e funzionale al racconto. Non solo un intervento di valorizzazione della facciata quindi, ma la creazione di un dialogo continuo tra l’architettura e le tematiche d’indagine dell’artista. Una serie di figure umane affiorano da un’oscurità profonda, si dirigono verso lo spettatore e il loro impatto con la superficie (facciata) provoca distorsioni visive e sonore. È l’architettura che subisce queste deformazioni perdendo il suo carattere fisico e immutabile. È come se questi personaggi fossero intrappolati all’interno di uno strano strumento a percussione, dove l’impatto dei corpi con la membrana trasparente innesca una serie di mutamenti nel mondo reale.
Daniele Spanò (Roma-1979), dopo una formazione da scenografo, inizia il lavoro di regista e artista visivo. Le sue video-installazioni, commissionate da istituzioni e privati, lo portano nelle più belle piazze d’Italia. Tra gli interventi più importanti: nel 2013 Atto Primo a Piazza del Popolo a Roma, Forgetful nel 2010 in Piazza Bartolomeo Romano e Rifrazioni permanenti del 2011 in Piazza Colonna / MiBAC. Nel febbraio 2011 una sua opera viene selezionata dal celebre regista e artista Takeshi Kitano per rappresentare il fermento artistico della città di Roma. Tra le ultime collaborazioni, Socìetas Raffaello Sanzio, Andrea Baracco, Luca Brinchi e Roberta Zanardo (Santasangre), Veronica Cruciani.
Crediti
Musiche Pino Pecorelli
Performer Biagio Caravano e Zoberta Zanzardo