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Alexandra Dementieva

Breathless


L’installazione è costituita da tre sculture luminose. Due di queste interagiscono con i contenuti web via internet, analizzando -tramite feed RSS- la frequenza in rete di parole legate al concetto di paura o desiderio. Più frequenti sono le parole proiettate sul display della scultura, più luminosa diventa la stessa. La terza scultura, invece, interagisce con i valori ambientali tramite un sensore. Il visitatore può entrare nelle gabbie luminose, all’interno delle quali trova un anemometro supplementare: attraverso il semplice gesto del soffiare/respirare, è in grado di alterare il processo d’illuminazione della gabbia. Un rapporto tra vita virtuale e vita reale, che l’artista mette in scena in un’opera doppiamente interattiva e capace di restituire una visione simbolica e letterale allo stesso tempo.

Alexandra Dementieva focalizza l’attenzione del suo lavoro sulla psicologia sociale e gli stati percettivi, traducendoli in installazioni interattive multimediali. I suoi progetti d’installazioni interattive nascono dal tentativo di ampliare il potenziale percettivo mentale dello spettatore attraverso l’utilizzo di diversi materiali di produzione: computer, proiezioni video, suono, diapositive, fotografia, ecc. Attraverso allusioni, storiche, sociali e politiche, il luogo espositivo di Alexandra Dementieva si trasforma in una cornice, entro la quale l’idea si modifica e sviluppa. I suoi progetti esplorano in profondità l’esperienza percettiva e l’interazione dello spettatore, sia con le opere che con gli altri visitatori. Artista russa, la Dementieva espone in importanti gallerie e festival, portando il suo lavoro in Belgio -dove vive e lavora- Russia, Brasile, Australia e Italia.

 

seminaria

 

Crediti

Programmazione, Tecnica Aleksey Grachev, Sergey Komarov
Breath detector Interface-Z

Produzione VGC (Vlaamse Gemeenschapscomissie) (BE), Cyland MediaLab Saint-Petersburg (RU), Adem vzw (BE)
Con il supporto di iMAL asbl/vzw, Brussels (BE) Flemish Ministry of Culture ico
Foto © Francesco Conti, Alexandra Dementieva