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Palladium
dal 29 Settembre al 20 Ottobre 2006

Sensi Sotto Sopra


Sensi Sotto Sopra apre gli orizzonti della percezione capovolgendo il rapporto abituale tra lo spettatore e l’opera. Per via del loro carattere immersivo, connettivo oppure interattivo, le opere presentate, ad alto contenuto tecnologico, propongono non pi? un punto di vista ma una molteplicità di angoli di visione. Questo percorso sconvolge la normale fruizione di un teatro, investendone tutti gli spazi, cambiando il modo stesso di esservi presenti per coinvolgere il pubblico in modo curioso e dinamico. Gli artisti presentati, raramente visti in Italia, provengono da percorsi artistici non canonici, cresciuti con le nuove tecnologie nell’ambito della nostra società dell’informazione e connessione sempre pi avanzata.

 


FOYER

PIERRICK SORIN
QUELQUES INVENTIONS REMARQUABLES
Tra dadaismo e illusionismo, travestimento e autoritratto, l’incorreggibile artiste-vidèaste francese Pierrick Sorin si diverte a riprodurre la sua immagine in eccentriche figurine sotto forma di ologrammi che si agitano in curiose scatole trasparenti. Al loro interno si svolgono improbabili esperimenti con l’ausilio di altrettanto improbabili invenzioni: un visualizzatore di immagini mentali, un teletrasportatore, un operatore personale di chirurgia facciale… solo per citarne alcune. Figlio putativo di George M?li?s, da oltre vent’anni Sorin – che si autodefinisce “artista solitario, sciocco e alquanto agitato” – fa le sue incursioni nei luoghi di culto dell’arte contemporanea a Parigi, Londra, New York. Teatri ottici. www.pierricksorin.com

TIME’S UP
BODYSPIN
In due interessanti filmati viene proposta la documentazione dell’esperimento BodySPIN (SPIN sta per Spherical Projection Interface, Interfaccia di Proiezione Sferica), che va perfezionandosi negli anni ed già valso al team diversi riconoscimenti internazionali. Si tratta di uno spazio virtuale immersivo, ovvero una struttura sferica di tre metri con una tecnologia in grado di reagire ai movimenti, al battito cardiaco, al respiro di chi è al suo interno, traducendone gli impulsi in immagini proiettate sulle pareti virtuali. Time’s Up è un gruppo di lavoro per la costruzione di situazioni sperimentali, con sede in Austria, che si avvale della partecipazione di artisti, ricercatori e biomeccanici provenienti da tutto il mondo. Documentari. www.timesup.org

GREGORY BARSAMIAN
THE SCREAM
Gregory Barsamian crea delle sculture che riproducono una sequenza (qui un volto deformato da un grido) installandole su una struttura in ferro a raggiera con movimenti orizzontali, verticali e diagonali. La sensazione dello scorrere delle immagini è provocata dal movimento di oggetti tridimensionali illuminati da luci stroboscopiche sincronizzate. Basate sul principio della persistenza dell’immagine, queste sculture animate sono azionate da una tecnologia relativamente semplice che può essere osservata dallo spettatore per comprendere la dinamica dell’azione e dell’illusione stessa. Gregory Barsamian, nato a Chicago, vive e lavora a Brooklyn. Sculture animate. www.gregorybarsamian.com


PLATEA

CHRISTIAN PARTOS
STRIPTEASE / STEP MOTOR ANIMATIONS
Un etereo striptease di ombre cinesi (Striptease), l’illusione del movimento in una spirale che rende omaggio ai preludi del cinema (Step Motor Animation). Christian Partos, svedese, costruisce un palcoscenico in miniatura dove un sistema di proiezioni incrociate genera l’illusione di uno spogliarello in assenza di un corpo ed elabora il concetto di scorrimento veloce dei fotogrammi applicandolo a un movimento circolare che ha per soggetto un bimbo che piange. Installazioni.

DAVID MOISES
HANOSCOP
Le installazioni di David Moises posseggono la vitalità e l’aspetto ludico che appartengono ai giocattoli. Il suo lavoro, infatti, prende le mosse dall’esperienza nel campo dei cosiddetti ‘adult toys’. Rielaborando un prototipo degli anni Sessanta il cui inventore d? il nome all’installazione, Moises ottiene da un monitor LCD in rapida rotazione delle immagini animate ispirate all’opera di Edwin A. Abbott Flatland, una teoria sulla rappresentazione tridimensionale in forma romanzata (1884). Moises è una sorta di inventore che crea veicoli e apparecchi domestici dalla veste ironica a partire da frigoriferi, tavole da stiro, frullatori, caschi da parrucchiere, biciclette, etc. Installazione. www.davidmoises.com

ROMY ACHITUV
BENOWHERE INTERACTIVE
Un sistema di proiezione su una parete lascia scorrere dei filmati della durata di un minuto girati in quattro città indicate dall’UNESCO quali luoghi di patrimonio culturale a rischio: Dubrovnik, Timbuktu, Gerusalemme, Angkor. Lo spettatore ha la possibilità di intervenire nella sequenza lineare del filmato creando una sorta di montaggio cinematografico del tutto personale, grazie a un semplice mouse. Installazione interattiva. www.gavaligai.com

ULF LANGHEINRICH / JEFFREY SHAW
HEMISPHERE
Hemisphere, installazione presentata in prima mondiale a Sensi Sotto Sopra nell’ambito di Romaeuropa Festival 2006, sconvolge gli spazi del teatro Palladium con una cupola di 10 metri di diametro sospesa sulla platea che diventa spazio aperto per una stimolazione multisensoriale ‘immersiva’. Un sistema di proiezioni avvolge letteralmente il pubblico sovrastato dal gigantesco emisfero luminoso, con gli impulsi visivi e uditivi ideati dall’artista tedesco Ulf Langheinrich (fondatore insieme a Kurt Hentschlàger del celebre duo Granular Synthesis). Il progetto della struttura si deve a Jeffrey Shaw, importante ricercatore nel campo del cinema digitale interattivo. Installazione immersiva. www.epidemic.net/geogb/art/gs/ulf/hemigb.html – www.granularsynthesis.info – www.jeffreyshaw.net 

 


PALCO

DU ZHENJUN
CANCELLO LA TUA TRACCIA
Il visitatore cammina lungo un corridoio coperto da un tappeto in pvc. I suoi spostamenti sono seguiti da tre figure indaffarate a cancellare le sue tracce. Il visitatore non può muovere un passo senza veder apparire ai suoi piedi questi corpi con stracci, spazzole, aspirapolvere, preoccupati di cancellare la sua presenza prima ancora che se ne sia andato. Du Zhenjun, artista originario di Shangai, vive e lavora in Francia. Installazione interattiva. http://membres.lycos.fr/duzhenjun

MARIE MAQUAIRE
TENTATIVES D’ÈPUISEMENT D’UN LIEU: BERLIN
La giovane artista francese rielabora con tecniche digitali i suoi carnet di viaggio, alla ricerca dell’anima nascosta delle grandi città. Le riprese di Tentative d’épuisement… sono state realizzate attraversando la zona est di Berlino a bordo dei treni sospesi della S-Bahn: dalla metropolitana in corsa la telecamera cattura case, giardini, blocchi di cemento e spazi vuoti che, dopo un laborioso procedimento di incastro e manipolazione digitale, vengono restituiti al pubblico come un viaggio fantastico in cui la prospettiva, ribaltata da un sistema di riflessione speculare dell’immagine, diventa profondità e abisso, un viaggio che potrebbe svolgersi ovunque e in nessun luogo. Marie Maquaire, che attualmente vive e lavora tra Parigi e Montreal, si pone come una “vagabonda” che coglie lo spirito profondo dei luoghi comunicando una suggestiva idea di come le nostre città siano in continua evoluzione. Proiezione a terra. www.edvdistribution.com/eng/Maquaire.html /

HOLGER FORTERER
HELIKOPTER
Camminare sull’acqua, virtualmente. Concepita come scenografia interattiva del balletto Helikopter di Angelin Preljocaj, l’installazione omonima viene presentata in una nuovissima versione destinata al pubblico dell’arte contemporanea. Un sistema di infrarossi recepisce il passaggio umano mentre il pavimento stesso si anima di specchi d’acqua, nubi di fumo o pattern astratti in movimento sincronizzato con la presenza umana. Holger Forterer, visual-artista tedesco, conduce le sue ricerche sulla comunicazione e l’interazione uomo-macchina presso la Karlsruhe Hochschule fur Gestaltung. Installazione interattiva. www.foerterer.com


VERSO LA GALLERIA

RICHARD FLEISCHER
LO STRANGOLATORE DI BOSTON
Richard Fleischer, regista americano noto al grande pubblico per film come Ventimila leghe sotto i mari, Conan il distruttore, Il favoloso dottor Dolittle, è forse meno conosciuto come autore di genere. Nel 1968 presenta Lo Strangolatore di Boston, prototipo di narrazione cinematografica volta a mostrare tre diversi punti di vista della stessa storia in contemporanea. Ottenuta attraverso l’utilizzo dello split-screen, un metodo di frammentazione dell’immagine, la narrazione procede in una continua alternanza di piani temporali che vanno a scardinare la linearità del racconto. Celebri le interpretazioni di Tony Curtis – nei panni dell’assassino – e di Henry Fonda in quelli del poliziotto che indaga sugli omicidi. Estratti in splitscreen su schermo. www.sensesofcinema.com/contents/cteq/00/10/boston.html

SÈBASTIEN NOEL @ TROIKA
TV PREDATOR TV
Predator è un congegno che si cela all’interno di un’innocua cornice da appendere alla parete. Con dei circuiti simili a quelli di un normale telecomando, l’apparecchio è programmato per disturbare il televisore acceso cambiando canale, togliendo l’audio, mutando i colori in bianco e nero, oppure accendendolo di notte a tutto volume, all’insaputa dell’ignara vittima. Alla base del design concettuale e provocatorio del collettivo londinese Troika c’è una riflessione sul ruolo delle macchine nella nostra vita: Le macchine pensano? Giocano? Fanno associazioni e stabiliscono differenze? Insomma, hanno un’anima? Monologhi bluethooth e fantasia wireless. Mentre la loro fisicità scivola sempre più nel regno dell’elettromagnetico, i loro comportamenti divengono sempre più umani. Niente di straordinario, appena un altro passo nel regno del magico (Sèbastien Noèl ). Installazione. www.troika.uk.com

 


GALLERIA

STUDIO AZZURRO
IL SOFFIO SULL’ANGELO
Il cielo sospeso trascorre su grandi paracadute rovesciati e si anima di corpi umani alla deriva. Una popolazione di naufraghi che, muovendosi in modo appena percettibile, cerca di aggrapparsi ad alcuni oggetti-simbolo. L’involontaria presenza dei visitatori scatena un soffio d’aria che colpendo i teli far scivolare via questi esseri. Riprenderanno dopo poco il lento ed etereo racconto di una salvezza rinnovata (Studio Azzurro). Studio Azzurro indaga da più di venti anni le possibilità poetiche ed espressive legate ai linguaggi delle nuove tecnologie. Attraverso videoambienti, ambienti sensibili e interattivi, performance teatrali e film, ha segnato un percorso che è riconosciuto in tutto il mondo, da numerose e importanti manifestazioni artistiche e teatrali. Proiezione. www.studioazzurro.it

Crediti

Istallazioni di Romy Achituv, Gregory Barsamian, Richard Fleischer, Holger Förterer, Ulf Langheinrich & Jeffrey Shaw, Marie Maquaire, David Moises, Sébastien Noël @ Troika, Christian Partos, Pierrick Sorin, Studio Azzurro, Time’s Up, Du Zhenjun