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Teatro Olimpico
23 - 26 Settembre 2009
25romaeuropa.net

Il flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio


Photo © Piero Tauro
Il flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio

E se fosse avvenuto tutto al contrario? Cresce l’attesa attorno al Flauto magico dell’Orchestra di Piazza Vittorio: il viaggio intrapreso dentro e intorno alla partitura di Wolfgang Amadeus Mozart dalla compagine multietnica capitolina arriva al suo compimento con un concerto semiscenico per inaugurare Romaeuropa 2009. Le splendide note del compositore di Salisburgo sono infatti il punto di partenza di Mario Tronco, coadiuvato negli arrangiamenti da Leandro Piccioni, e degli altri musicisti vittorini, per reinventare sia la vicenda che la musica: i temi e le armonie di Mozart stringeranno la mano alla musica etnica e a quel particolare melange di pop, reggae, rock e jazz che contraddistingue l’orchestra romana.

 

Torna perciò il principe Tamino, stavolta nei panni di Ernesto Lopez Maturell, torna il sacerdote Sarastro, con i toni caldi e la verve latinoamericana della voce di Carlos Paz: Papageno, il personaggio di Mozart che da sempre riscuote la maggiore simpatia del pubblico per il suo modo di “pa, pa, pa, pa” parlare, non a caso sarà interpretato da Pap con tutta l’energia della musica africana.

 

Brillante e infida, cattiva e virtuosistica, la Regina della notte s’incarnerà stavolta in Petra Magoni per renderne tutta l’ambiguità grazie alla sua voce che spazia dai madrigali del Cinquecento alla musica pop. Ma forse è il personaggio di Pamina, di cui Tamino è innamorato, la chiave di volta della versione del Flauto magico dell’Orchestra di Piazza Vittorio, che muovendosi sulle tracce del teatro buffo di Mozart dove le sorti sono sempre decise dalle donne, amplifica questo personaggio femminile, strappando la conclusione dalle mani maschili del principe e dei sacerdoti. Toccherà alla cantante folk inglese Sylvie Lewis trasformare Pamina in una ragazza ancora adolescente, che con tutti i suoi dubbi e le sue incertezze terrà il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine.

Così a sette anni dal suo debutto che è avvenuto nel 2002 proprio a Romaeuropa, l’Orchestra di Piazza Vittorio aprirà quest’anno il Festival, presentando questo concerto accompagnato da una mise en space, con le scenografie curate da Lino Fiorito e i costumi da Ortensia De Francesco, dove non manca un narratore che avrà la trascinante simpatia del cubano Omar Lopez Valle. Infatti il libretto che nel 1791 Emanuel Schikaneder scrisse per Mozart è qui trattato come un racconto orale passato di bocca in bocca e che in ogni paese lascia una sua versione diversa. Ed è noto quante e quanto diverse siano le nazionalità presenti nella compagine vittorina. Una esplosione variopinta di stili, lingue, e musicalità alla ricerca delle radici del Flauto magico nelle diverse culture. E nasce il dubbio che, dopo averlo ascoltato, ci sia anche la possibilità di pensare e perfino di convincersi che sia avvenuto tutto il contrario: che nel loro meraviglioso lavoro colorato di esotismo, Mozart e Schikaneder si siano ispirati ai tanti racconti che narrerà l’Orchestra di Piazza Vittorio.