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Palladium
9 Novembre 2011

Radhouane El-Meddeb

Quelqu’un va danser


Quelqu’un va danser
COMPAGNIE RADHOUANE EL MEDDEB

Muoversi ai confini del tempo, attraversandoli con lo sguardo e il movimento: con “Quelqu’un va danser…” il suo creatore e interprete Radhouane El-Meddeb si avventura a passo di danza nella memoria, guardando nel vissuto più intimo con pudore ma senza paura.
Al suo debutto a Romaeuropa lo scorso anno si era presentato con un eccentrico spettacolo, incrociando alla danza la preparazione del couscous, alla fine distribuito in sala: El-Meddeb è stato una vera sorpresa per il pubblico e la critica, grazie alla sua presenza magnetica, la forte comunicatività, un fisico massiccio e muscoloso tutt’altro che tipico per la danza ma capace di leggiadria, agilità e ironia.
Quell’assolo già evidenziava un tratto tipico dell’artista tunisino, l’attenzione verso le proprie radici e il proprio passato –simboleggiato appunto dalla pietanza araba per eccellenza–, un tratto che ritroviamo anche in “Quelqu’un va danser…”.
Stavolta però non sono gli aromi che si spandono per la sala a creare una intrigante sinestesia, ma è piuttosto il testo di Camille de Toledo a trasportarci in un luogo pieno di persone che potrebbe «essere un tempio o un circo». Ed è qui che si materializza un teatro della memoria e una narrazione, che potrebbe essere anche la storia del suo protagonista, accompagnata dalla musica di Oum Kalsoum e perfino di Pëtr Il’i? ?ajkovskij. Ed è il ritorno alle origini, alla famiglia, alla terra, alla scoperta della sessualità e delle proprie passioni.
Formatosi all’Istituto superiore d’arte drammatica di Tunisi, El-Meddeb nel 1996 è stato proclamato «giovane speranza del teatro tunisino»: esordi dunque d’attore, i suoi, importanti anche quando scoprirà e si dedicherà alla danza. Avviene in Francia, dove è traferito dal ’97 intraprendendo una promettente carriera in teatro e al cinema, ma trovando la sua vocazione coreografica. Nel 2005 crea e interpreta “Pour en finir avec MOI” che lo impone all’attenzione della critica, l’anno dopo fonda la sua Compagnia Soi, con cui produce numerose coreografie ospitate in diversi teatri e festival internazionali.
Danzatore e attore, commediante e mimo, El-Meddeb sa escogitare uno spazio per i sentimenti nella danza contemporanea.

Crediti

Radhouane El Meddeb è un artista associato al 104-LeCentquatre

Ideazione, coreografia e performance Radhouane El Meddeb Accompagnamento artistico Mathilde Monnier, Héla Fattoumi Testo aggiuntivo e narrazione Camille de Toledo, Scenografia Annie Tolleter , Luci Xavier Lazarini, Audio Stephane Gombert, Costumi Cidalia Da Costa Consulente per le coreografie Trisha Bauman Amministrazione e produzione La Compagnie de soi Coproduction Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis / Centre chorégraphique national de Caen/Basse-Normandie – Théâtre de l’Agora, scène nationale d’Evry et de l’Essonne / Centre chorégraphique national de Montpellier Languedoc-Roussillon Con il sostegno della Direction régionale des affaires culturelles d’Ile de France – Ministère de la culture et de la communication, de Culturesfrance/ Afrique et Caraïbes en créations e dell’associazione Beaumarchais. La compagnia è stata ospitata per i lavori e le prove da Arcal, il Théâtre de l’Agora, scène nationale d’Evry et de l’Essonne, il Centre chorégraphique national de Montpellier Languedoc-Roussillon e il Centre chorégrphique national de Caen/Basse- Normandie, con la partnership del National centre of the Dance – Pantin (studios).