Suono e immagine possono fondersi, mescolarsi come la sabbia che scorre in una clessidra? La risposta la dà “Sandglasses”, concerto multimediale creato da Juste Janulyte e da Luca Scarzella, che attraverso l’uso delle tecnologie mira a destrutturare la percezione dello spettatore e ricomporla in maniera nuova, emozionante, inconsueta.
Quattro violoncellisti sono racchiusi in altrettanti cilindri di tulle, emblema di “Sandglasses” che vuol dire appunto clessidre: da lì, obbedendo ognuno a una diversa pulsazione, snodano il loro canto, mentre gli abitacoli si riempiono di luci e immagini, tra cui quelle degli stessi violoncellisti. Ma anche il suono, catturato e riproposto in tempo reale, viene aggiunto: finché immagini e suoni reali non sono più distinguibili da quelli artificiali e si mescolano come granelli di sabbia nello scorrere della clessidra fino a creare quello che gli stessi autori hanno chiamato un “Teatro di suoni e di visioni”.
E in questa definizione troviamo la cifra di un lavoro che pur coinvolgendo creatori, interpreti –i solisti dell’ensemble Gaida– e tecnologie, si presenta come una intima fusione di immagini e suoni fin dalla sua progettazione, e poi nella sua creazione ed esecuzione.
Considerata tra i giovani talenti della scuola lituana, Janulyte è una compositrice oramai già affermata anche fuori del suo paese –tra l’altro la sua musica è stata eseguita ai Festival Biennale musica di Venezia, Musikprotokoll di Graz, World New Music Days in Svezia e Huddersfield in Gran Bretagna. Predilige quel che lei stessa definisce “Monochrome music”, il che non vuol dire che non sfrutti i colori e le “nuances” del suono, ma che i suoi brani sono per lo più scritti per ensemble composti dallo stesso strumento, oppure per singole famiglie di strumenti, come i flauti, i sassofoni o l’orchestra d’archi. In questo caso oltre a usare solo violoncelli ha condiviso la creazione con uno tra i video-artisti italiani che si è maggiormente interessato e speso per la musica: storico collaboratore di Studio Azzurro, Scarzella ha spaziato dai film su un grande direttore d’orchestra come Carlo Maria Giulini, alle scenografie o regie di opera di Händel e Mozart fino alla musica contemporanea con allestimenti o installazioni per Giorgio Battistelli, Luciano Berio e Luca Francesconi.
Crediti
Ideazione e musica: Juste Janulyte Regia video: Luca Scarzella Assistente video: Michele Innocente Elettronica dal vivo: Michele Tadini, Antonello Raggi Scenografia: J rat Paul kait Disegno luci: Eugenijus Sabaliauskas and Vilius Vilutis Solisti dell’ensemble Gaida: Edmundas Kulikauskas, Povilas Jacunskas, R?ta Tamutyt, Onute Švabauskait (violoncelli) Produzione Gaida Festival Vilnius, con il sostegno di Réseau Varèse – European Network for the Creation and Promotion of New Music, con i fondi del Programma dell’Unione Europea.