Cosa hanno in comune Eschilo, Hannah Arendt, Gregory Crewdson, Edward Hopper, Antonin Artaud e i Led Zeppelin? Il corto circuito è in “Darling”, il nuovo spettacolo di ricci/forte in prima assoluta a Romaeuropa. Lo spunto è nell’“Orestea”, trilogia tragica che valse a Eschilo la vittoria alle Grandi Dionisie del 458 a. C.. È la storia del ritorno dalla guerra di Troia di Agamennone ad Argo, del suo omicidio da parte della moglie Clitennestra e del suo amante, della vendetta del figlio Oreste che oltre a Egisto uccide anche sua madre e la successiva persecuzione delle Erinni contro il matricida. Come sempre quando ricci/forte si ispirano ai classici –ricordiamo le scorribande nei testi di Christopher Marlowe–, queste vicende degli Atridi saranno punto di osservazione e trampolino di lancio per aggredire la realtà. Con i loro lavori di impatto visivo che rasenta la violenza del teatro della crudeltà di Artaud, pompato come un ritmo funky o un riff di chitarra hard rock e plastificato come una foto di Crewdson, ricci/forte parlano sempre del nostro tempo. Ma è attraverso gli attori, resi partecipi della creazione, che questo ensemble fondato e diretto da Gianni Forte e Stefano Ricci crea il corto circuito, con un linguaggio che non si fa scrupolo di saltare dal teatro al reality, dalla performance alla canzonetta. Così, la realtà quotidiana è terremotata attraverso l’individuo e la sua paradossale soggettività, al tempo stesso irripetibile e fatta in serie. Obiettivo è il tempo della crisi che attraversiamo, con l’inconsapevolezza e la degenerazione autodistruttiva, le impossibili speranze, la falsa morale e, paradosso estremo, quel bisogno di etica di cui parlava Arendt.
Crediti
ricci/forte presenta Darling
con Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Piersten Leirom, Gabriel Da Costa
drammaturgia ricci/forte
movimenti Marco Angelilli
elementi scenici Francesco Ghisu
costumi Gianluca Falaschi
suono Thomas Giorgi
direzione tecnica Davide Confetto
assistente regia Liliana Laera
regia Stefano Ricci
una produzione Romaeuropa Festival e Snaporazverein
in co-produzione con Théâtre MC93 Bobigny/Festival Standard Ideal,
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Festival delle Colline Torinesi