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Opificio Romaeuropa
8 Novembre 2014
DNA

Adriana Borriello

Tacita Muta


Tacita Muta

“Tacita Muta”, un’antica dea infera romana, celebrata come dea del Silenzio, è la figura emblema, punto di partenza, del lavoro presentato da Adriana Borriello, coreografa e pedagoga di fama internazionale. Prima era una ninfa che, parlando molto e a sproposito, venne indotta da Giove all’eterno silenzio e condotta da Mercurio nel regno dei Morti. Una storia fortemente simbolica nella cultura dell’antica Roma che attribuisce grande valore alla parola… degli uomini, tra gli uomini, ma che non deve appartenere alle qualità e virtù di una donna. Questo è un affascinante spunto poetico per lasciare la parola alla danza e immaginare con i giovanissimi danzatori una sorta di rito di passaggio, ludica trasmissione di saperi e umori, condivisione di uno spazio-tempo che, con le sue regole del gioco, ci trasformerà, tutti: in bilico tra infanzia e pre-adolescenza loro, muti testimoni privilegiati noi.

 

Crediti

coreografia Adriana Borriello
assistente Valeria Diana
con Interpreti dal progetto Vita Nova Lazio
musica dal vivo Letizia Renzini
produzione la Biennale di Venezia – 9. Festival Internazionale di Danza Contemporanea
in collaborazione con Fondazione Romaeuropa