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È innegabile che Gianni Maroccolo (o Marok) e Antonio Aiazzi siano un pezzo fondamentale della storia della musica del nostro paese. Insieme parteciparono alla fondazione di Liftiba con cui hanno attraversato la stagione del post punk e della New Waveitaliana. Nel 1982 insieme al giornalista Bruno Casini proprio i Liftiba diedero vita a Mephistofesta, una serata metafisica, onirica, una festa noir in cui la band suonò per la prima volta E.F.S 44 Ethnological Forgery Series, forse il suo brano più oscuro e sperimentale. Trentanove anni dopo Maroccolo e Aiazzi rimettono mano a questo pezzo di storia e costruiscono una serie di nuove composizioni dal titolo Mephisto Ballad. Minimalismo elettronica e atmosfere dark si mescolano per tracciare le differenti fila di un unico percorso artistico e proiettarle nel presente. L’esecuzione live dell’album prevede la presenza del regista e attore Giancarlo Cauteruccio (celebre l’Eneide portata in scena insieme ai Liftiba) simbolo di un dialogo tra il rock e i linguaggi delle arti performative italiane.