«Perché nell’arte ricorre così spesso un soggetto come quello della sofferenza? Non siamo forse nient’altro che consumatori del dolore altrui o esiste in noi veramente uno spazio per la compassione? C’è una bellezza sublime nella sofferenza? Un’ambiguità? Quali sono le storie del nostro tempo che riverberano questa sofferenza? Deve l’arte assorbire questa istanza? Farsene portavoce? Non rischia di essere consolatoria? Che responsabilità abbiamo nel guardare la sofferenza altrui?».
Per provare a rispondere a queste domande Luigi De Angelis assieme a Claron McFadden e Emanuele Wiltsch Barberio allestisce una galleria di lamentazioni e memorie musicali del passato che evocano il tema della sofferenza nell’arte: da Monteverdi a J. C. Bach, da Nina Simone a Giovanni Legrenzi, passando per Barbara Strozzi e John Downland. La voce di Claron McFadden è la testimone emozionale di un polittico video in cui si esplorano gli echi di una Passione contemporanea: sette figure cristologiche, ispirate a altrettanti casi della cronaca recente, assieme a altri probabili personaggi di ispirazione evangelica del nostro tempo, affiorano su sette schermi, in una progressiva via dolorosa dello sguardo e della percezione.
Crediti
Ideazione, regia, video: Luigi De Angelis
Costumi (video): Chiara Lagani
Vocals: Claron McFadden
Live looping: Emanuele Wiltsch Barberio
Regia del suono: Damiano Meacci (Tempo Reale)
Performers (video): Andrea Argentieri, Mirto Baliani, Consuelo Battiston, Ilenia Carrone, Marco Cavalcoli, Mirko Ciorciari, Adama Gueye, Chiara Lagani, Beth Lihem, Roberto Magnani, Fiorenza Menni, Mauro Milone, Joshua Maduro, Marco Molduzzi, Stefano Toma.
Crediti di Produzione
Produzione: Muziektheater Transparant, E Production / Fanny & Alexander
Co-produzione: Romaeuropa Festival, Klarafestival
in collaborazione con Cosmo Venezia