IRENE affronta la perdita. Attraversa lo spazio creato dalla mancanza.
Il corpo sente, rivela, stabilisce un contatto con l’assenza che attraverso la danza torna presente. La danza è il tentativo di relazionarsi con l’invisibile, di affrontare il tempo. Sembra assurdo ricostruire il senso di un passato di gioia, follia, rabbia che tornano e sconvolgono. In un istante IRENE si slega dalla linearità per intraprendere un percorso caotico che diventa celebrazione.
Bio
Nato a Firenze, Alessandro Marzotto Levy è un danzatore, coreografo, curatore ed insegnante, la cui formazione e carriera ha coinvolto diversi paesi europei. Si forma alla Rambert School di Londra e alla IT Dansa in Spagna, compagnia nella quale ha l’opportunità di ballare il repertorio di coreografi come Jiri Kylian e Ohad Naharin.
A Groningen inizia la sua ricerca coreografica sotto l’ombrello della casa di produzione Random Collision e lavora come danzatore per coreografi come Jasmine Ellis e Leo Lerus. Nel 2011 fonda una compagnia di danza, Impermanence Dance Theatre di Bristol (UK) e comincia a insegnare danza contemporanea e composizione coreografica in Italia, Germania e Inghilterra.
Il suo amore per la composizione lo porta in diversi contesti da spettacoli teatrali a progetti site-specific che inizia a dirigere a Berlino nel 2017. Nel 2021 Alessandro torna a vivere in Italia, per continuare a dedicarsi alla ricerca coreografica e l’insegnamento. Nel 2022 vince il premio DNA appunti coreografici con il lavoro IRENE.
Crediti
Ideazione e coreografia: Alessandro Marzotto Levy
Composizione musicale: Flavia Passigli
Disegno luci: Camila Chiozza
Assistenza artistica e produzione: Alice Consigli / PHYSALIA
Costumi: Lisa Mobilio
Foto: Bianca Batistini
IRENE è dedicato a Irene Brandani e a chi ha saputo volerle bene.
Crediti di Produzione
Produzione: Tir Danza
Partner: Teatro Solare
Creazione vincitrice DNAppunti Coreografici 2022 sostenuto da Centro Nazionale di produzione Firenze – Compagnia Virgilio Sieni, Operaestate Festival/ CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna e Triennale Teatro dell’Arte di Milano.