Prima menzione speciale REF del premio Re:Humanism dedicato al rapporto tra arte e IA, Retraining Bodies è una performative lecture che esplora i metodi di apprendimento tra il corpo umano e l’intelligenza artificiale. Attraverso l’utilizzo di architetture corporali per il rilevamento del movimento del corpo, la macchina impara ad associare l’espressività gestuale alla produzione di forme sonore. Nei momenti in cui la macchina opera al dì fuori dai training prestabiliti, restituisce risultati sonori creativi che portano alla percezione di nuove forme espressive di movimento. In questo dialogo l’indagine non si orienta solo su ciò che possiamo insegnare all’intelligenza artificiale, ma su che cosa l’IA possa insegnarci.