Romeuropa Festival torna ad accogliere l’11 e 12 ottobre al Mattatoio, Situazione Drammatica, il format a cura di Tindaro Granata in rete con i prestigiosi premi nazionali dedicati alla nuova drammaturgia: Hystrio, Tondelli e Riccione. Attraverso la mise en espace dei testi selezionati e la loro condivisione con il pubblico si concretizza l’attenzione verso le nuove scritture drammaturgiche, ponendo sotto la lente d’ingrandimento la parola scritta e la sua potenza creativa nel primissimo stadio della sua concretizzazione scenica.
Focus Hystrio
Dittico della deriva, di Niccolò Matcovich,
testo segnalato al Premio Hystrio Scritture di Scena 2023
Le nuove madri, di Chiara Arrigoni,
segnalazione Premio Hystrio Scritture di Scena 2023 “Romaeuropa per Situazione Drammatica”
Ma-Donna, di Camilla Dania,
testo vincitore del Premio Hystrio Scritture di Scena 2023
Leggono
Gaja Masciale, Michele Eburnea, Dalila Cozzolino, Laura Mazzi, Francesca Farcomeni, Alessandro Riceci, Alessio Esposito, Chiara Arrigoni
Segue incontro condotto da Antonio Audio per Rai Radio Tre
SINOSSI
Dittico della deriva, di Niccolò Matcovich
Composto di due quadri speculari e complementari: “O mi ami o ti odio – LUI” e “O ti amo o mi odi – LEI”, il testo è una doppia partitura poetica che indaga la mente di un uomo e di una donna che un tempo si sono amati, ma che adesso affondano il sentimento nel pensiero, nella congettura e nel ricordo distorto di un passato di cui non sapremo la ricostruzione reale. A scatenare la frattura nella memoria, una gita in barca, una “schifezza borghese”, capitanata da uno skipper che rompe gli equilibri, facendo emergere il fatto: un misero adulterio per LUI, un vero e proprio stupro per LEI.
Le nuove madri, di Chiara Arrigoni
In un futuro non molto lontano, o in un presente un po’ diverso dal nostro, Ani è una donna decisa, sessualmente intraprendente e fantasiosa, e un giorno propone al suo compagno Abel di vivere un sabato sera alternativo, una simulazione virtuale di un’esperienza che gli esseri umani non vivono più sulla loro pelle da tempo: il parto. Mentre la sola proposta di questa esperienza inizia a turbare il loro equilibrio, attorno a loro si muove una coralità di personaggi che portano, ciascuno, le loro complessità e sofferenze che finiscono per ruotare attorno al tema del corpo, della libertà, dell’identità di genere, del punto di progresso a cui l’umanità è arrivata: la babysitter ventenne ma già sfinita, che si occupa di tenere la loro figlia, nata con una procedura tecnologica alternativa al parto naturale; l’ingombrante presenza della madre di Ani, e poi una “donna a caso”, che vive in modo conflittuale il suo rapporto con il progresso e le resistenze al progresso andando a cercare occasioni in cui può prendersela con altre persone o in cui può, forse, lottare per qualcosa.
Ma-Donna, di Camilla Dania
Una LEI, un LUI e il capolinea di un rapporto. In uno spazio che è al contempo luogo di reclusione, di terapia, di attesa, di gioco, di confronto, di perdono. Il pubblico, come un coro greco di terapeuti, di sciamani, di giudici, che recludono, curano, sentenziano. Assenze e presenze si rincorrono: Dio, datore di lavoro, è sollecitato a rispondere a una bizzarra candidatura. Una figlia reale o potenziale è a LEI congiunta e disgiunta attraverso il colore rosso. La protagonista si interroga con insistenza provocatoria e umoristica sull’essere donna, moglie e madre. Sente che nessuna identità compiutamente le appartiene. E dunque sceglie, infine, di auto-santificarsi e divenire una Madonna per gli anticonformisti, per gli scartati, per gli sbagliati.
Bio
Niccolò Matcovich, classe ’89, è autore e regista. Si diploma in Drammaturgia presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2014 e, tornato a Roma, a inizio 2016 fonda la compagnia Habitas insieme a Livia Antonelli e Chiara Aquaro, attrici. La compagnia si scioglie nel 2020 ma continua a dedicarsi, dall’estate 2018, all’ideazione, direzione artistica e organizzazione di CastellinAria – Festa Pop nel castello di Alvito, provincia di Frosinone, di cui ad agosto 2023 si svolgerà la sesta edizione. Fa parte del progetto anche Anna Ida Cortese.
Nel 2020 fonda, insieme a Laura Nardinocchi, la compagnia Nardinocchi/Matcovich. A settembre dello stesso anno, la compagnia vince il Premio Scenario Infanzia con “Arturo”. Lo stesso spettacolo è finalista al Premio In-Box Blu 2021, vincitore del Premio della critica al FringeMI 2022 e vincitore del Premio Direction under 30 2022. Nardinocchi/Matcovich è attualmente al lavoro sulla nuova produzione “Terramadre”.
Chiara Arrigoni drammaturga, attrice, sceneggiatrice e story editor, laureata con lode in Lettere Classiche, si diploma in Drammaturgia e Sceneggiatura all’Accademia Silvio d’Amico, dove, con altri ex allievi, fonda il collettivo teatrale Le Ore Piccole. Ha in attivo, tra i suoi testi, Audizione, Due addetti alle pulizie, Annunciazione, Ninive che ricevono diversi premi nazionali e internazionali (tra cui il Premio Giovani Realtà del Teatro, il Premio Nazionale delle Arti e la selezione tra i finalisti del Premio Hystrio Scritture di Scena) e vengono selezionati per festival e rassegne in Italia, Francia, Svizzera e Regno Unito. Il soggetto di Audizione diventa un cortometraggio, vincendo il fondo per l’Audiovisivo del Friuli-Venezia Giulia con la casa di produzione cinematografica Tesla Production, con cui collabora come sceneggiatrice. È nella selezione di Fabulamundi Playwriting Europe per il progetto NEON_10, tra Italia, Polonia e Romania, per sostenere i nuovi talenti della drammaturgia europea. Il suo racconto Segmentarsi è parte della raccolta Prisma Volume III, pubblicata dalla casa editrice Moscabianca nell’ottobre 2022.
Camilla Dania si forma come attrice in lingua inglese e italiana alla Link Campus University of Rome (Link Academy) dove consegue il Bachelor of Arts nel 2011. Incontra il maestro Nikolaj Karpov, conosce il metodo degli etjud di Anatolij Vasil’ev e fa esperienza del teatro shakespeariano, a Londra, con alcuni attori della Royal Shakespeare Company. Fra il 2011 e il 2014 lavora come attrice nella Compagnia dei Giovani del Teatro Vascello di Roma sotto la direzione artistica di Manuela Kustermann e la regia di Maurizio Lombardi. Nel 2015 si trasferisce a Friburgo (Germania). Dal 2016 al 2022 lavora come assistente alla regia, attrice e interprete presso Theater Basel, Vorstadttheater Basel, Theater Baden Baden, Kampnagel Hamburg, Theater Freiburg. Lavora, inoltre, per registi e coreografi quali: Ewelina Marciniak, Amir Reza Koohestani, Erna Ómársdottir, Antonio Latella. Nel 2018 vince il Poetry-Slam della regione Marche e pubblica la sua prima raccolta di poesie e quadri dal titolo E dritti devono andare anche i piedi (Ed. Le Mezzelane). Dal 2020 studia Psicologia all’Università di Padova. Nel dicembre 2022 debutta, presso il Theater Freiburg, con il suo primo lavoro come regista e autrice, Ma-Donna, scritto in lingua tedesca, menzionato dalla prestigiosa rivista teatrale Theater Heute. Con lo stesso testo vince il Premio Hystrio Scritture di Scena 2023.