Stanno preparando un attentato: ma cosa sono? Terroristi, attori di un gigantesco spettacolo mediatico, persone normali in un mondo anormale? Le braci, di Roberto Corradino ci parla di come è diventata la nostra vita nell’epoca della spettacolarizzazione della realtà.
Percorso formativo che dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico si è articolato con stage e laboratori presso i maggiori registi e compagnie attive in Italia, come Mimmo Cuticchio, Lombardi/Tiezzi, Martinelli/Montanari, Pippo Delbono, Corradino dal suo debutto nel 2003, con Piaccainocchio, si è distinto per una serie di spettacoli basati su radicali riscritture di classici della letteratura come quello di Collodi e poi di De Amicis, con Cuore. Come un tamburo nella notte, oppure Shakespeare, von Kleist e così via. Classici evidentemente sentiti e proposti come qualcosa di vicino per un teatro centrato sulla presenza dell’attore e che si sarebbe tentati di definire politico, perché in fondo si propone di sentire la quotidianità contemporanea.
Le braci, una scrittura originale sviluppata in collaborazione con Francesco Paolo Ruggiero, infatti apre una serie di domande sulla spettacolarizzazione della realtà: due personaggi in scena –lo stesso Corradino assieme a Michele Cipriani– stanno preparando un attentato e prendono addirittura “in ostaggio” il pubblico. Di fronte agli spettatori, attraverso un dialogo serrato, squadernano il gioco di inganni che avvolge le relazioni umane, l’amore, la pietà, la logica, e che sembra voler rispondere all’intuizione di Karlheinz Stockhausen quando a proposito degli attentati negli Stati Uniti del 11 settembre disse che erano «l’opera d’arte più grande mai esistita», anche se il compositore tedesco ne attribuiva la paternità al demonio. Proprio dal ricordo di quelle terribili immagini, tante volte viste in televisione e su tutti i media quasi fossero esse stesse uno spettacolo, “Le braci” prende il volo, tra sarcasmo e amarezza, che sono una delle cifre del teatro di Corradino.
da un’idea di Roberto Corradino
in collaborazione con Francesco Paolo Ruggiero
regia Roberto Corradino
con Michele Cipriani, Roberto Corradino
drammaturgia e allestimento Roberto Corradino
elementi di scena e costumi Francesco Paolo Ruggiero
luci Franz Catacchio suono Dario Tatoli
organizzazione Antonella Dipierro
produzione reggimento carri | teatro
con il sostegno di ResExtensa DanzaTeatroDanza
Spazio Polartis – Ass. Culturale Explorer
si ringraziano Dario Tatoli, Mario Tani