PROGRAMMA 27 GENNAIO 2012
h.17.00
proiezione del documentario Cuocere il mondo. Incontro con Raffaella Giordano
documentario della serie Danza in Scena
ideazione e interviste Francesca Pedroni
regia Amerigo Daveri
prodotto da Classica tv (SKY, canale 728), 2010
Raffaella Giordano è un’artista dal segno intimo, profondamente interiorizzato. Nei primi anni Ottanta, giovanissima, partecipò con altri italiani della sua generazione all’avventura tutta veneziana del Teatro Danza La Fenice Carolyn Carlson, una compagnia che marcò in modo significativo lo sviluppo successivo della coreografia italiana. Sciolto il gruppo di Carlson, Giordano insieme agli altri fondò il collettivo Sosta Palmizi: il loro primo spettacolo si intitolava Il Cortile e incantò con il suo vento di novità la critica teatrale di allora, aggiudicandosi un Premio Ubu. Da allora è passato molto tempo, ma Giordano ha mantenuto costante il suo interesse verso la verità dello stare in scena, la verità della presenza.
Il documentario di Danza in Scena ha il suo cuore in uno dei lavori più recenti di Giordano: Cuocere il mondo ispirato emotivamente all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Uno spettacolo in cui in gioco è innanzitutto l’umanità dei rapporti, la relazione con l’altro. Lavoro pittorico e materico, da leggersi attraverso l’attenzione ai dettagli, ai palmi della mani, agli sguardi, agli oggetti. Un centro da cui si è partiti per ripercorrere la strada di questa artista amata da Carlson come da Pina Bausch, con estratti da più di un suo titolo tra cui il pluripremiato Quore.
Lecture sul movimento e la grazia: o la bellezza senza potere con Cristina Rizzo in cui pensiero e azione coreografica s’incontrano in uno spazio di co-abitabilità con il pubblico, nel tentativo di tracciare il percorso sulle pratiche performative, da tempo intrapreso dalla coreografa, attorno al tema della grazia intesa come attitudine, come possibile politica del corpo e dunque come attivazione di un’ economia della bellezza.
Presentazione del volume Storia della danza italiana. Dalle origini ai giorni nostri alla presenza del curatore
José Sasportes e Leonetta Bentivoglio.
Fino a tempi recenti, la storia del balletto è stata scritta attribuendo alla Francia, e più precisamente a Parigi, la funzione di centro di irradiazione; il vero motore di questa forma d’arte era però in Italia, paese che ha svolto un ruolo fondamentale nel contesto del balletto europeo. Questo volume, scritto da un gruppo di specialisti sotto la cura di José Sasportes, sposta il punto di osservazione e attraverso l’aggiornamento delle ricerche e una felice capacità di sintesi traccia il percorso di sei secoli di danza teatrale italiana, accorpando tutta l’informazione giudicata utile al cultore delle arti, sia esso interprete sia spettatore. Una storia necessaria per comprendere la storia del balletto in Europa e nel mondo, ricca di avvenimenti e personaggi importantissimi e oggi quasi dimenticati.
Il volume contiene i contributi di Ornella Di Tondo, Rita Maria Fabris, Maurizio Padovan, Francesca Pedroni, Silvia Poletti, Rita Zambon.
PROGRAMMA 20 GENNAIO 2012
h.18.00 lectures e performance deliziate da una degustazione di the
– Lecture sul rapporto tra musica e coreografia con Caterina Inesi | Immobile Paziente, interventi sonori di Marco della Rocca.
Creare lo spazio attraverso il movimento, articolare il tempo mediante una successione di suoni: una parte della ricerca di Immobile paziente si concentra sul confronto tra le specifiche coreografiche e quelle musicali nell’ambito della performance. Come si relazionano le attività del coreografo e del compositore?
Durata: 20min.
– Performance Abecedàr con Beatrice Magalotti
coreografia e danza Beatrice Magalotti/Regia, drammaturgia, disegno luci Giovanni Magnarelli produzione GMBM co-produzione (primo studio) CoreLazio.
Abecedàr prende spunto da una video intervista fatta al filosofo francese Gilles Deleuze nel 1989 in cui il pensatore cerca di rispondere a una serie di domande dalla A alla Z. La nostra indagine coreografica e registica elabora un suo proprio abbecedario, passando in rassegna alcune parole comuni del linguaggio attraverso concatenamenti e rimescolamenti di segni gestuali, cinetici e vocali.
Durata: 35min.
– Lecture sul corpo antropologico con Adriana Borriello
I suoi studi antropologici ed etnocoreologici costituiscono il punto di partenza e l’ispirazione di un linguaggio del corpo da cui riemerge il seme del rito come limite necessario alla libertà espressiva dell’essere. La coreografia stessa diventa rito entro cui abitare la realtà organica del corpo ed eventualmente perdersi.
Durata:20min.
PROGRAMMA GIORNATA INAUGURALE
21 DICEMBRE 2011
h. 17.00 lecture sulla scrittura del corpo a cura di Sistemi dinamici altamente instabili
con Alessandra Sini
La mutazione del corpo e delle sue possibilità dinamiche in relazione allo spazio, delinea il percorso di ricerca di sistemi dinamici altamente instabili. Condizione di stato, qualità della materia corporea, spazio di relazione, riemersione, sono gli spunti per una breve lecture dimostrativa in cui l’immaginario coreografico attraversa il corpo e si fa linguaggio. L’azione consuma l’immagine, lavora sul tempo presente dell’atto e della percezione, imprime nello spazio e sull’occhio una traccia residuale, quella è la danza che ognuno porta con sé.
h. 18.00 inaugurazione mostra videofotografica Il tempo danzato
h. 18.30 lecture sull’atto performativo a cura di mk con Michele di Stefano e Biagio Caravano.
La danza è una “condizione” concreta, per mk, in cui il performer agisce valutando ciò che ha intorno a sé – su piani che sono spaziali e percettivi dei propri confini su più livelli. Mantenere vivo l’atto del vedere è restare sempre in questa zona incerta di scoperta e valutazione dell’esterno. In una breve lecture dimostrativa, pensiero coreografico e azione performativa si incontrano sul territorio neutro della costruzione di un mondo.
h. 19.30 Anticamera [EP] performance live del gruppo nanou
Un interno borghese racchiuso in una scatola.
Un ricordo rubato dal buco della serratura.
Tracce di un Altrove che resta attaccato alla memoria.
di: Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
con: Rhuena Bracci
suono: Roberto Rettura
scene: Giovanni Marocco
light design: Fabio Sajiz
cura: Chiara Pirri
co-prodotto da: Armunia, Schloss Bröllin
con il contributo di: Regione Emilia-Romagna Assessorato alla Cultura,MIBAC
con il sostegno di: Cantieri
h.20.00 presentazione del libro Virgilio Sieni di Vito Di Bernardi, in presenza dell’autore | introduce Ada D’Adamo.
«Sentivo l’attrazione verso l’happening, la body art, verso tutto quel mondo che si avvicinava a un nuovo concetto di corpo», con queste parole Virgilio Sieni ci fa comprendere come egli si avvicini sempre di più all’idea di un necessario coinvolgimento corporeo dell’artista all’interno della sua opera visiva e architettonica. Con Sieni lo spazio dell’opera e lo spazio del corpo si confrontano e ciò lo conduce, in un secondo momento, a intendere la coreografia come oikos, casa, ambiente, architettura vivente; per lui la poetica e la trasmissione del gesto sono una pratica sociale. Attualmente la compagnia di Virgilio Sieni è una delle principali realtà coreografiche italiane, legata ai più importanti teatri e festival europei.
h. 20.30 ::: APERITIVO :::
h.21.00 proiezione del documentario Alla ricerca del Paradiso | introduce Francesca Pedroni
Incontro con Emio Greco e Pieter Scholten della serie DANZA IN SCENA.
ideazione e regia Francesca Pedroni
montaggio 24steps
prodotto da Classica tv (SKY, canale 728), 2011
durata: 00.57.
Dal 2008 al 2011 Classica tv ha prodotto cinque programmi dedicati al lavoro che il coreografo Emio Greco e il regista Pieter Scholten con la loro compagnia di danza di Amsterdam hanno compiuto ispirandosi alla Divina Commedia di Dante. L’ultimo è dedicato all’ideazione e all’allestimento dello spettacolo you PARA | DISO che Greco e Scholten hanno presentato in prima nazionale a TorinoDanza Festival nel settembre 2010. Hell, il primo spettacolo della serie,era l’Inferno come stato della mente, un precipizio della carne ballato sulle note della Quinta di Beethoven. Il dittico Popopera/In Visione era il Purgatorio, la sensazione di stare in bilico su un crinale tra peccato e purificazione. Ora con you PARA | DISO si è giunti alla tappa finale, un viaggio incandescente che ruota intorno a un decalogo di parole. Fiducia, purezza, inumanità, esclusività, cosmo, generosità, infinito, futuro, divinità, anima: dieci termini che i due artisti hanno affidato ai loro danzatori per esplorare il Paradiso, un decalogo scandito dalle immagini bianchissime dell’artista giapponese Kazuki Takamatsu. Visione utopica, spaventosa, magnifica. Un documentario della serie Danza in Scena, 50 titoli prodotti da Classica tv dal 2007 a oggi, per seguire Greco e Scholten e i loro danzatori in un viaggio sul mistero dell’eternità.