Dopo i 16,9 Km percorsi nella prima tappa del progetto Esercizi sull’abitare, la compagnia Bartolini/Baronio torna a immaginare nuovi itinerari e nuovi viaggi per esplorare il tema della casa intesa come luogo simbolico della convivenza umana sul pianeta. Partendo da Roma per arrivare in alcuni Comuni della regione Lazio questa nuova “avventura” coinvolge gli abitanti per realizzare un’esperienza di convivenza performativa tra artisti e territorio con l’obiettivo di costruire il gesto artistico finale presentato al REf: un concerto di voci, suoni, immagini, oggetti, storie e biografie, riflesso della complessità e della ricchezza della convivenza umana, dei suoi legami più intimi e di quelli capaci di costruire ampie geografie, grandi chilometri.
Bio
Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana nata nel 2009 dal sodalizio artistico tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Condividono dieci anni di lavoro all’interno della compagnia “triangolo scaleno teatro”, diretta da Roberta Nicolai, partecipando a tutte le produzioni artistiche, alla creazione del festival Teatri di Vetro, a OFFicINa, ZTL e altri eventi culturali. Esplorano entrambi dimensioni attoriali di tipo autoriale, chi lavorando con la scrittura, la pedagogia e la regia, chi con la musica e l’ideazione scenica. Dal 2014 condividono il percorso produttivo con la 369gradi. A partire dal progetto La caduta_incontro tra artisti e territori (realizzato in sinergia con musicisti, videomaker, fotografi) nel 2009 nasce un sodalizio che li vede insieme in tutte le successive creazioni tra cui: la performance Tu_Two_due alla fine del mondo, lo spettacolo tratto da una storia vera Carmen che non vede l’ora, il programma RedReading, viaggio sentimentale e appassionato tra teatro e letteratura, di cui tra il 2012 e il 2018 sono state create tre stagioni per 14 RedReading. Vincono il premio di produzione Dominio Pubblico Officine con lo spettacolo Passi_una confessione che debutta nel 2015 anche nella versione radiofonica per la rassegna Tutto Esaurito! di Radio3. L’ultimo spettacolo Dove tutto è stato preso, ispirato al romanzo Correzione di T. Bernhard, vince il bando CURA 2017, debutta a Teatri di Vetro 2017 e vince la sezione Visionari 2018 di Kilowatt festival. Nel 2018 creano la performance Il giardino del tempo che passa all’interno del progetto La città lontana di Triangolo Scaleno e sono tra i vincitori del bando di sostegno alla produzione Fabulamundi con un progetto dal testo Tout entière di Guillaume Poix con la traduzione a cura di Attilio Scarpellini che debutta come Tutt’intera nel 2019 a Privamera dei Teatri. Dello stesso anno debuttano con il progetto 9 LUNE all’interno di Kilowatt festival. Nelle creazioni artistiche c’è la ricerca di una forte esposizione personale, un approfondito lavoro sulle biografie individuali e collettive, che intreccia specificatamente la poetica musicale, in un dialogo-concerto tra parola e musica, tra artisti e territori.
Crediti
Un progetto di e con: Tamara Bartolini, Michele Baronio
Drammaturgia: Tamara Bartolini
Paesaggio sonoro e canzoni: Michele Baronio, Renato Ciunfrini,
Sebastiano Forte
Immagini e regia video: Raffaele Fiorella
Luce: Gianni Staropoli
Suono: Michele Boreggi
Identità visiva: Margherita Masè
Supervisione alla scena: Marta Montevecchi
Editing interviste: Livia de Paoli
Crediti di Produzione
Produzione: Bartolini/Baronio e 369gradi
In collaborazione con: Romaeuropa Festival e Teatro di Roma e con ATCL per la residenza svolta nei comuni di Alvito, Castrocielo e Maenza
Con il sostegno di: Teatro Biblioteca Quarticciolo e Carrozzerie n.o.t
Con la partecipazione dei progetti: MaTeMu Spazio giovani scuola d’arte del CIES | CastellinAria Festival di Teatro Pop |
Eko Orchestra | Festival Radure: Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud | “Ritratti di un territorio” Teatro del Lido di Ostia