«Indossiamo le nostre ruote con orgoglio e coloriamo le tue strade… abbiamo detto “ciao” a Satana nel 1820» recita il titolo esteso della nuova creazione di Robyn Orlin, sin dagli anni Novanta riconosciuta come enfant terrible della danza sudafricana per il suo attivismo artistico, il suo sguardo critico sul mondo e sul passato coloniale del suo paese. Ad ispirarla, questa volta, è il ricordo d’infanzia degli sgargianti risciò Zulù, i taxi-bicicletta numerosi in tempi di apartheid nelle strade di Durban. Qui, nonostante le rigide normative che regolavano questa pratica coloniale, le sembravano «danzare con i corpi sospesi in aria» e gareggiare nell’inventiva, nella personalizzazione dei propri veicoli e dei costumi con i tipici copricapi fatti di piume e perle. Con otto giovani interpreti della sua Moving into Dance, tra le prime compagnie di danza non razziali a Johannesburg, Orlin scava nei colori, l’inventiva, l’energia di questi lavoratori rintracciandone una forma di resistenza dietro cui si nasconde la storia più dolorosa delle loro condizioni di vita.
Bellezza e dignità percorrono quest’opera forte e caratterizzata da un umorismo caustico attraverso il quale la coreografa si avvicina alla realtà per scavare nelle conseguenze del colonialismo e rendere omaggio a vite altrimenti dimenticate.
Bio
Robyn Orlin è nata nel 1955 a Johannesburg. Soprannominata in Sud Africa “irritante permanente”, svela, attraverso il suo lavoro, la realtà difficile e complessa del suo Paese. Ha fatto propri differenti linguaggi artistici (il testo, il video, le arti plastiche…), per esplorare la teatralità all’interno del suo personale vocabolario coreografico. Nel 2003 ha ricevuto il Laurence Olivier Award per la pièce Daddy, I’ve seen this piece six times before and I still don’t know why they’re hurting each other…, considerata tra i risultati più entusiasmanti nella danza contemporanea. In coproduzione con INA e ARTE ha creato, nell’ottobre del 2004, il suo primo film: Hidden beauties, dirty histories. Ha messo in scena L’Allegro, il pensoso ed il moderato di Handel all’Opéra National de Paris debuttando il 23 aprile del 2007. Nel giugno del 2008 ha lavorato ad una produzione di Porgy & Bess all’Opéra Comique di Parigi. Beauty remained for just a moment then returned gently to her starting position … (2012) creato per la Moving Into Dance Mophatong è stato lo spettacolo d’apertura della stagione sudafricana in Francia nel maggio 2013. Robyn Orlin è stata nominata Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito nel 2009 e Cavaliere delle Arti e delle Lettere nel 2015. At the same time we were pointing a finger at you …, un’opera teatrale con i ballerini dell’Ecole des Sables, diretta da Germaine Acogny, è stata creata nel 2014 al Festival d’Avignone e And so you see … al Festival Montpellier Danse nel giugno 2016 con Albert Khoza.
Nel 2017 ha creato la pièce Oh Louis… we move from the ballroom to hell while we have to tell ourselves stories at night so that we can sleep… per Benjamin Pech, ex ballerino dell’ Etoile all’Opera Nazionale di Parigi e il musicista Loris Barrucand.
Nell’aprile 2018 Robyn Orlin ha coreografato Pigmalione di Rameau, in residenza all’Opera di Digione, in collaborazione con Emmanuelle Haïm per la direzione musicale. Per la prima volta nella sua vita, ha messo in scena una pièce teatrale: Les Bonnes dal testo di Jean Genet e il film di Christopher Miles, creato al Théâtre de la Bastille di Parigi durante il Festival d’Automne 2019.
Crediti
Di: Robyn Orlin
con i danzatori di Moving Into Dance Mophatong:
Sunnyboy Motau, Oscar Buthelezi, Eugene Mashiane, Lesego Dihemo, Sbusiso Gumede e Masego Moloto
Video: Eric Perroys
Costumi: Birgit Neppl
Luci: Romain de Lagarde
Musica Originale: Yogin Sullaphen e Anelisa Stuurman
Tour Manager: Thabo Pule
Stage Manager: Jean-Marc L’Hostis
Foto © Je?ro?me Se?ron
Crediti di Produzione
Produzione: City Theater & Dance Group, MIDM – Moving into Dance Mophatong and Damien Valette Prod
Coproduzione: Festival Montpellier Danse, Tanz im August – 32. Internationales Festival Berlin, Chaillot –Théâtre National de la Danse, Le Grand T- Théâtre de Loire-Atlantique, Charleroi Danse – Centre chorégraphique de Wallonie – Bruxelles, Théâtre Garonne – Scène européenne, Château-Rouge – scène conventionnée d’Annemasse
Con il sostegno di: DRAC Ile-de-France
Amministrazione, booking: Damien Valette
Coordinamento: Louise Bailly