Al centro dello spettacolo ci sono gli emoji, le faccine divertenti e colorate a cui viene delegata l’espressione dei sentimenti nella comunicazione digitale e il dubbio che il loro abuso impoverisca e nasconda le espressioni emotive reali.
Se in chat usiamo la faccina che ride a crepapelle, noi ridiamo con lei? E se usiamo quella che versa lacrime copiose? Noi che faccia facciamo per davvero?
Ma la vera domanda al centro del lavoro è: come possiamo recuperare i nostri veri sentimenti?
In K(-A-)O il coreografo giapponese Kenji Shinohe esplora, attraverso il corpo e le tecnologie digitali, il modo in cui i sentimenti si esprimono sui simboli della tastiera. Uno spettacolo che mette da parte le parole per affrontare il tema attualissimo della “comunicazione superficiale”, creata dalle nuove tecnologie e usata in particolare – ma non solo – dalle giovani generazioni.
Bio
Kenji Shinohe è un coreografo e ballerino giapponese. Ha iniziato a ballare fin dalla prima infanzia con la nonna. Ha studiato filosofia della danza e storia dell’arte in Giappone, poi ha ottenuto una borsa di studio per la Folkwang Universität der Künste di Essen, in Germania. Dopo essersi diplomato lì nell’estate 2019, ha ballato per Neuer Tanz a Düsseldorf e come free lance in moltissimi festival internazionali, ricevendo diversi premi. Tra questi: il premio del pubblico all’Internationales Tanz Theatre Festival di Erfurt, il premio come miglior esordiente solista all’Internationales Tanzfestival Solo Duo di Colonia, il premio come miglior solista e premio del pubblico al SzólóDuó International Dance Festivaldi Budapest e ben sette premi a Teatri: Riflessi di Zafferana Etnea per la Drammaturgia, miglior Regia e miglior Interpretazione, i Premi della Stampa e della Critica e i premi relativi al Fondo “Valentina Nicosia” istituito da IterCulture.
Crediti
Produzione Fondazione Sipario Toscana
Con il sostegno di