Torna al Romaeuropa Festival, sul palcoscenico della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il Ballet du Grand Théâtre de Genève impegnato nella nuova creazione del coreografo Rachid Ouramdane. In “Outsider” ventuno danzatrici e danzatori e quattro funamboli (tra cui Nathan Paulin, celebre per alcune spericolate imprese, tra cui l’attraversamento della Senna in equilibrio a 70 metri d’altezza su un cavo teso fra la Torre Eiffel e il Théatre Chaillot) partecipano alla costruzione di una pièce capace di fondere più discipline nel segno della leggerezza. È a partire dall’immagine di uno sciame, infatti, che il coreografo – già in Cavea nel 2021 con l’ipnotico “Möbius” – costruisce la sua nuova pièce continuando a lavorare sulle potenzialità del corpo e della collettività, sulla possibilità di ribaltare le leggi della gravità e trovare nuovi orizzonti per il movimento. Quali sono i limiti che un danzatore o un atleta possono superare? In quale momento l’orizzontalità diventa un pericolo? A dialogare con queste domande è la musica di Julius Eastman, figura emblematica, e poco valorizzata, della scena newyorkese degli anni Settanta e della storia del minimalismo.
“Outsider” è un invito ad abbandonarsi alla caduta, una pulsazione che guida i movimenti collettivi degli interpreti, una folla alle prese con un poetico gioco di luci e linee.
Bio
Rachid Ouramdane scopre la danza all’età di dodici anni, attraverso l’hip-hop. Segue corsi di classica e moderna, ma è solo all’inizio degli anni Novanta che decide di abbandonare gli studi in biologia per dedicarsi a tempo pieno alla sua passione. Entra quindi a far parte del Centre National de danse contemporaine di Angers prima di dare il via al suo percorso come coreografo. Le creazioni di Ouramdane sono spesso caratterizzate da testimonianze ed esperienze intime, ma anche da una poetica leggerezza in grado di rivolgersi a un pubblico di tutte le età. Il coreografo collabora con artisti di circo, autori, artisti visivi e musicisti. Dal 2021 è direttore del “Chaillot – Théâtre national de la Danse” di Parigi per il quale ha sviluppato un progetto ambizioso basato sui concetti di ospitalità e diversità. È stato recentemente impegnato nella creazione e realizzazione di una performance per le Olimpiadi di Parigi 2024. Già al REF con “Sfumato” (2013), “Möbius” (2021)
Ballet Grand Théâtre de Genève nel 1962 viene creata la compagnia di danza permanente composta da ventidue artisti. Cifra della formazione è l’impegno, per ogni stagione, nella realizzazione di spettacoli coreografici originali. Da sempre in dialogo con coreografi di fama internazionale, il Balletto è attualmente diretto da Sidi Larbi Cherkaoui. Le prime dei suoi spettacoli hanno sempre luogo a Ginevra prima di essere presentate in lunghe tournée fuori dalla Svizzera: Francia, Italia, Stati Uniti, Russia, Australia, Cina, Brasile, Sudafrica e in molti altri Paesi. Già al REF con “Ukiyo-e” (2023)
Crediti
Coreografia: Rachid Ouramdane
Scenografia: Sylvain Giraudeau
Costumi: Gwladys Duthil
Luci: Stéphane Graillot
Musiche: Julius Eastman
Assistente alla coreografia: Mayalen Otondo
Interventi durante le prove: Hamza Benlabied, Airelle Caen, Clotaire Fouchereau
Highliners/Funamboli moderni: Nathan Paulin, Tania Monier, Louise Lenoble, Daniel Laruelle
Con 21 danzatrici e i danzatori del Ballet du Grand Théâtre de Genève
Crediti di Produzione
Creazione internazionale: Ballet du Grand Théâtre de Genève
Coprodotto con: Chaillot – Théâtre national de la Danse
Partner del Ballet du Grand Théâtre : INDOSUEZ WEALTH MANAGEMENT
Con il sostegno di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels