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Si conosce Max Richter anche senza saperlo


Si conosce Max Richter anche senza saperlo. Il che vuol dire tante cose.

Che si, era suo quel brano ascoltato per caso nella playlist “Massima Concentrazione” di Spotify che un pomeriggio d’inverno ci ha abbracciato, commosso e conquistato. Che anche quando ci meravigliavamo di fronte alle immagini della serie tv The Leftovers firmata da Damon Lindelof, erano le sue musiche a trasportarci in una dimensione allegorica, sacra e profondamente emotiva… E che sue erano anche le colonne sonore de l’Amica Geniale, oppure di film come Valzer con Bashir, Lore, Last Days on Mars. E poi quel Songs from before con Wyatt Robert alle prese con Haruki Murakami… e ancora le collaborazioni con i The Future Sound Of London o Roni Size.

Sono tutti questi suoni a costruire l’incredibile carriera di Richter: studente all’Università di Edimburgo, poi allievo del compositore d’avanguardia Luciano Berio, fondatore dei Piano Circus, fino ad oggi dove colleziona milioni di ascolti nelle classifiche di Spotify grazie alla sua capacità di coniugare gusto post-minimalista ed emotività parlando alle grandi platee internazionali, costruendo, attraverso la sua musica, ambienti e narrazioni come universi da esplorare e vivere.

Succedeva nel 2003 con il suo secondo album The Blue Notebooks (ristampato nel 2018 da Deutsche Grammophon) intarsiato dalla voce della grande Tilda Swinton alle prese con la lettura di testi tratti da Quaderni di Ottavo di Franz Kafka: un album di sottile e pacifica protesta contro la brutalità politica e sociale, contro la guerra in Iraq, contro una propaganda costruita attraverso osservazioni soggettive e non ancorate alla realtà. E poi ancora nel 2012 con uno dei suoi più grandi successi Recomposed by Max Richter – Vivaldi’s The Four Seasons riscrittura delle Quattro Stagioni, un viaggio alternativo nel DNA musicale del compositore italiano.

E’ proprio a questi due album che è dedicato il live presentato dal REf21 in corealizzazione con Musica per Roma.

Una data unica il 20 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica che vedrà il grande compositore al fianco del suo Ensemble e della Finnish Baroque Orchestra per eseguire dal vivo i due album ormai parte della storia della musica contemporanea, del DNA del nostro immaginario musicale. Come tutte quei suoni che conosciamo anche senza saperlo.

Vi aspettiamo!