La complessità dell’identità nelle politiche d’appartenenza
Interrogarsi su questi temi in un contesto teatrale
Insieme al drammaturgo Nils Haarman della Schaubu?hne di Berlino e il coreografi Nir de Volff, Falk Richter vuole incentrare un lavoro sui temi di appartenenza, identità ed eredità .
Nel globalizzato mondo di oggi, le società occidentali sembrano averi rinunciato sempre di più al loro tradizionale e comune senso d’appartenenza, nazione, religione, ideologia, linguaggio, cultura, genere e identità sessuali. Le persone hanno iniziato a conoscere ed esplorare la forma che una famiglia può avere nel 2017, cosa significhino eredità e casa quando si vive in mezzo a due differenti culture e come definire se stessi, se uomini o donne. La libertà personale individuale di scegliere ‘dove’ appartenere è una delle promesse che fa questo mondo nuovo, la difficoltà di trovare uno spazio, una relazione, una famiglia o semplicemente il proprio posto tra tutte le soluzioni possibili è una delle difficoltà .
Al contempo, però, un senso semplicistico del concetto di appartenenza viene abusato per scopi politici, finalizzati al raggruppare gli uni contro gli altri, discriminare, predicare disprezzo, perseguitare le minoranze e arrivare anche a uccidere. Tutte le società occidentali che hanno vissuto una grande liberazione vedono, oggi, l’ascesa di partiti reazionari, di estrema destra e fondamentalismi religiosi, istituzioni o portavoce che lottano contro l’Unione Europea, la diversità culturale e sessuale e tornano indietro verso ideologie nazionaliste, valori tradizionali e religiosi, sostenendo semplicistiche definizioni di cosa relazioni, famiglie e strutture di potere uomo-donna dovrebbero essere e come, sia l’uomo che la donna dovrebbero agire e comportarsi. In Germania, una delle falangi più radicali dei movimenti di estrema destra afferma di rappresentare il ‘popolo’ (das Volk) e che, in nome di questo stesso ‘popolo’, combatte la società troppo aperta, il governo democratico, la cosiddetta ‘Lu?genpresse’ (stampa corrotta), i liberi confini, le politiche liberali sulla questione dei rifugiati, la cosiddetta ‘Islamizzazione dell’Occidente’, l’unità dell’Unione Europea e le minoranze omo-,bi- e transessuali.
Sei un attore/attrice o performer?
> hai tra i 25 e i 35 anni
> vivi in un paese dell’Unione Europea o in Svizzera
> parli inglese e/o francese (o anche una terza lingua)
> hai subito delle discriminazioni nella tua carriera artistica
> sei interessato ai temi che riguardano la diversità culturale, il genere e/o l’identità sessuale
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Sei interessato?
Invia un video di 4-5 minuti girato con il tuo telefono in cui:
+ ti presenti
+ rispondi alle seguenti domande:
– cosa c’è di speciale nel posto che chiami casa?
– cosa significa Europa per te? Facci un mini ‘brainstorming’
+ scegli 5 frasi da un testo di Falk Richter, leggile e raccontaci perché hai scelto proprio quel testo e in che modo ti parla, se intimamente, intellettualmente o politicamente
Inviaci il video tramite WeTransfer con il tuo CV e una foto via iameurope@tns.fr entro il 6 novembre 2017.
Le candidature sono libere. Non includono viaggio e alloggio. Tutti i candidati sono tenuti a organizzare autonomamente la loro permanenza e viaggio a Parigi.