Queste le date e i numeri annunciati nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Romaeuropa, svoltosi la settimana scorsa, durante il quale il Presidente Guido Fabiani e il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi – alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche italiane e internazionali e delle personalità che compongono il board oltre al Collegio Sindacale completo -hanno presentato le linee guida della trentaseiesima edizione del festival e i risultati delle progettualità svolte a partire da gennaio 2021.
«Siamo chiamati ad un esercizio di equilibrismo e resilienza» spiega il direttore Fabrizio Grifasi «uno sforzo di adattamento dalla durata indefinita – che sicuramente supererà anche quest’anno – ma con il desiderio di farci trovare preparati per la prossima edizione del REf, il cui programma è già pronto pur nelle more dei cambiamenti che probabilmente saranno necessari. Siamo consapevoli di muoverci in un territorio di possibilità (perché nessuno sa con esattezza le condizioni nelle quali ci troveremo ad operare a settembre e tra l’inizio e la fine della nostra manifestazione che dura due mesi). Si tratta di una condizione eccezionale che spinge a una piena assunzione del concetto di rischio culturale e della necessità di adottare pienamente i linguaggi mutevoli e le modalità flessibili del contemporaneo per gestire una delle fasi più drammatiche delle nostre vite».
Il programma del REf21 sarà presentato nel mese di giugno e si articolerà attorno a 3 linee guida generali in risonanza con la drammatica situazione che non solo la cultura ma l’intera umanità sta vivendo; una condizione unica ed inedita che sta modificando in profondità le certezze e i paradigmi acquisiti del nostro vivere e quindi anche del nostro rapporto con la creazione artistica e la pratica performativa:
Proprio in conseguenza di queste considerazioni le traiettorie del REf21 punteranno a:
- rivitalizzare la presenza internazionale (attualmente azzerata in Italia) con un ricco programma di compagnie straniere, compresa la riprogrammazione delle compagnie previste nel 2020 e poi cancellate;
- rinnovare il sostegno alle nuove generazioni di creatori italiani e internazionali che attraverso forme originali di presenza scenica affrontino temi e questioni critiche proprie al nostro tempo;
- confermare la vocazione decisamente multidisciplinare e multitematica del nostro programma che integri il rapporto con i nuovi media attraverso streaming e progetti on line e che ripristini il nostro impegno originale e inclusivo anche per i pubblici giovani, i bambini e le famiglie;
- abbracciare le pratiche di inclusione sociale, parità e diversità di genere, le nuove cittadinanze, attraverso un rinnovato pensiero del progetto “Community” che si allarghi alle nuove soggettività radicate nel territorio cittadino oltre ai nostri partner storici accademici;
- rafforzare le collaborazioni con i nostri partner istituzionali internazionali, italiani e cittadini, con una particolare attenzione all’ascolto delle istanze indipendenti portatrici di visioni e pensieri di rinnovamento artistico e sociale;
- sostenere i lavoratori impegnati al Ref nelle ultime edizioni, rispettare i protocolli di sicurezza, assumere una impostazione prudenziale nelle previsioni economiche e nella gestione del pubblico che favorisca un ritorno sereno e consapevole negli spazi teatrali, nel rispetto delle normative vigenti e in accordo con le autorità sanitarie;
- sviluppare un approccio originale con il mondo delle imprese e della produzione economica basato sulla condivisione di valori di sviluppo sostenibile, ricerca e innovazione, formazione e sviluppo di nuovi pubblici;
- favorire un approccio curatoriale plurale e partecipato che includa, oltre alle singole professionalità, il team del REf nelle scelte di visione e sviluppo (in continuità con la nostra prassi consolidata negli anni) e che accolga nuovi partner che condividano con noi visioni e valori;
- dare nuovo impulso al progetto Eco REf cominciato nel 2019 come approccio metodico e teorico complessivo a tutto il nostro operare per la salvaguardia dell’ambiente
Una visione che si struttura forte del successo delle attività svolte dalla Fondazione Romaeuropa a partire da gennaio 2021 con EXTRACT (il palinsesto di streaming integrali di spettacoli estratti dall’archivio trentacinquennale del festival) che ha totalizzato dal 14 gennaio al 12 marzo 408.156 contatti (tra impressions Facebook e Instagram, visualizzazioni Youtube, sessioni del sito e newsletter) e che proseguirà fino al 5 maggio con la presenza tra gli altri di Sidi Larbi Cherkaoui, Dada Masilo, Elli Papakonstantinou etc.
Ad affiancare questa attività è Take Over, un progetto di co-curatela realizzato da Romaeuropa e Siamomine (agenzia creativa composta da un team di Under 35) volto a sviluppare uno spazio in cui affrontare con tagli diversi, discorsi su antropocene, cittadinanze, identità, linguaggi, territori e spazi culturali.