L’amore maledetto fra Didone, regina di Cartagine, ed Enea, guerriero valoroso scampato alla distruzione di Troia, con la coreografia e la regia di un’artista innovatrice come Sasha Waltz. L’opera in tre atti di Henry Purcell, noto compositore di musica barocca, ripresa dall’Eneide di Virgilio, fu rappresentata per la prima volta a Londra nel 1689 per l’incoronazione di Guglielmo III d’Orange e Maria II Stuart, ed è diventata capolavoro assoluto del melodramma britannico.
La passione della regina cartaginese per il bel naufrago sbarcato sulla sua terra si esprime nello spettacolo della Waltz con un raffinato abbandono alla danza che finisce per coinvolgere tutti gli interpreti, fondendo movimento e canto. La personalità di Enea -diversamente da quella dell’amata- si compone di un forte rapporto con la divinità (e più ancora, forse, con il fato): il principe troiano infatti riprende il mare per fondare una grande città su suolo latino, convinto di obbedire al volere di Giove. La figura di Enea, archetipo dell’uomo che segue la volontà degli dèi, è stata ripresa più volte da autori antichi e moderni, e le prime versioni del mito sono già note in Etruria prima del VI secolo a.C. e in Grecia nel V secolo a.C., e farebbero derivare il nome di ‘Roma’ da quello di una donna troiana con il significato di ‘forza’.
Crediti
Sasha Waltz, direttrice della compagnia di ballo che porta il suo nome, è stata nominata Cavaliere delle Arti e delle Lettere nel 2010, e l’anno successivo ha ricevuto l’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.
pera in un prologo e tre atti
Libretto Nahum Tate tratto dal Libro IV dell’Eneide di Virgilio
Musica Henry Purcell
Coreografia, Regia Sasha Waltz
Direttore Chris Moulds
Scene Thomas Schenk, Sasha Waltz
Costumi Christine Birkle
Luci Thilo Reuther
Produzione SashaWaltz & Guests, Akademie für AlteMusik Berlin
Coproduzione Staatsoper Unter den Linden Berlin, Grand Théâtre de la Ville de Luxembourg, Opéra National deMontpellier
SashaWaltz & Guests è sostenuto da Hauptstadtkulturfonds, Land Berlin
Foto © Sebastian Bolesch