Nato negli Stati Uniti ma ormai d’adozione romana, Alvin Curran è una figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo. Allievo di Elliot Carter e cofondatore assieme a Frederic Rzewski, Allan Bryant e Richard Teitelbaum del gruppo romano Musica Elettronica Viva, Curran è stato uno dei principali animatori del panorama culturale e artistico romano e internazionale a partire dai primissimi anni ’70 fino a oggi grazie alla sua inesauribile curiosità ma anche a un percorso pieno d’incontri: dal gruppo d’improvvisazione Nuova Consonanza di Franco Evangelisti alla frequentazione con Bruno Maderna e Giacinto Scelsi, dal Folkstudio di Harold Bradley agli spettacoli avanguardistici del Beat’72.
In occasione della trentunesima edizione di Romeuropa Festival porterà in scena nella cornice dell’Accademia di Francia a Villa Medici il suo Endangered Species ossia The Alvin Curran Fakebook: un’autobiografia atipica in forma di composizione sonora.
Tra sperimentazione e ironia, Curran ripercorre quasi 50 anni della sua musica e costruisce una vera e propria antologia di ‘genuina musica impopolare’. Autobiografia e fake, dunque, come doppio riferimento: da un lato l’ormai popolare social network, dall’altro un vero e proprio assemblaggio di pezzi staccati. Più di 200 lavori sistemati per frammenti, itinerari, composizioni complete, materiali sonori sparsi, ora offerti all’ascoltatore nella loro nudezza e intimità. Quasi un riflesso sonoro del DNA di questo straordinario artista.
Crediti
Durata 4h circa – durante il concerto sarà possibile uscire e rientrare
Audio processing Luca Spagnoletti, Angelo Maria Farro
Ringraziamenti speciali Simone Carella, Valentina Valentini, Alfredo Pirri, Susan Levenstein