«Attrice di algida sensualità » e «voce incantatrice» sono solo alcune delle definizioni che la stampa ha dato di Sabina Meyer, cantante di notevole trasversalità , capace di muoversi egregiamente tra improvvisazione e composizione. Il suo repertorio spazia dalla musica ebraica alla canzone brechtiana, dalla contemporanea alla sperimentazione elettronica, con una particolare predilezione per le opere barocche di Monteverdi, Strozzi, Luzzaschi, Dowland e le opere vocali di Berio, Scelsi e Cage.
Proprio il Barocco, e in particolare l’aria a voce sola del primo Seicento e i cosiddetti ‘Lamenti’, sono oggetto d’indagine in Ninfa in lamento, concerto presentato da Romaeuropa in dialogo con i meravigliosi spazi di Villa Farnesina. Meyer attraversa questo ricchissimo repertorio e lo trasforma nell’habitat perfetto per la sperimentazione dei linguaggi contemporanei e della musica elettronica. Dal celeberrimo Lamento della Ninfa di Monteverdi a Barbara Strozzi, da Girolamo Kapsberger al Novecento di Scelsi, questo concerto unisce la prassi musicale antica della soprano Meyer, accompagnata alla tiorba da Simone Colavecchi, ai trattamenti elettronici del compositore e tenace sperimentatore Elio Martusciello.
Ma, lungi da costruire questo percorso attraverso dinamiche d’opposizione e contrasto, Sabina Meyer incastona e armonizza epoche e materiali apparentemente lontanissimi, dominando la scena e accogliendoci in una dimensione sospesa tra musica, antropologia e teatro, che ha la qualità di un piccolo rito sacro.
Pallazzo Corsini –Â via della Lungara n. 10
Durata 60′
Soprano, Ideazione, Video Sabina Meyer
Tiorba Simone Colavecchi
Dispositivi Elettronici, Video Elio Martusciello
Foto © Theo EshetuÂ