Il testo riprende da Kleist il mitico incontro/scontro tra Pentesilea e Achille durante la guerra di Troia. Ma qui i due eroi sono sottratti alla gloria del mito ed esposti alla contemporaneità, nudi e inconsapevoli, come in un nuovo campo di battaglia in cui la sfida ora mette a confronto l’uomo e la donna.
In un luogo poco riconoscibile, forse un manicomio, lei che s’immagina di essere Pentesilea, si allena alla battaglia finale con Achille. Lui, a sua volta, in separato momento, si prepara allo stesso evento. In realtà l’incontro immaginato non avviene mai, ma rivela il drammatico confronto a distanza tra due solitudini. Ciascuno inventa da solo l’esito finale della battaglia: lei inghiotte il corpo di lui. Lui disperde nell’aria il corpo di lei. Vince la lacerante e vorace condizione della passione fino a disegnare diverse e opposte traiettorie del maschile e del femminile.
Il testo è stato scritto da Lina Prosa nel 2008 per Muriel Mayette, allora direttrice della Comédie-Française, che ne ha curato una lettura pubblica nel 2009 allo Studio-Théâtre.
Crediti
Durata 70′
Con Maddalena Crippa, Graziano Piazza
Foto © Assaf Shoshan