Erick Satie (1866 – 1925) è stato un punto di riferimento per il Novecento musicale. I più audaci sperimentatori devono molto al compositore e pianista francese, personaggio originale e fuori dalle righe, oggi un ‘classico’ della cultura contemporanea. A lui s’ispirò Cage e dalla sua idea di una ‘musique d’ameublement’ Brian Eno trasse le mosse per creare l’odierna ambient music.
Lontana dalle etichette, difficilmente catalogabile nei cliché, la compositrice italiana Alessandra Celletti presenta a Romaeuropa un concerto ‘work in progress’ attraverso il quale prosegue un percorso iniziato nel 2000 con la pubblicazione di Esoterik Satie, album accolto dal plauso unanime della critica che la definì una tra le interpreti più accreditate del compositore di Honfleur.
Gli elementi e le suggestioni, che si rintracciano negli esperimenti musicali e nelle azioni artistiche di Satie, divengono fonte di nuove armonie che Celletti sceglie d’indagare con Onze pittore e illustratore capace di spaziare da tecniche artigianali alla computer grafic ispirandosi alla pittura espressionista, alla pop art, ai fumetti e alla poster art. Suoi gli interventi video, i ‘cut up’ e le immagini che in 50/150 Working on Satie >>> Talking to Satie s’intrecciano alla musica in un viaggio che è un incastro di melodie e assonanze visive.
«Il mio lavoro vuole essere un immaginario passaggio di testimone» afferma la Celletti «la prosecuzione di un discorso mai concluso e che non va comunque verso la parola fine. […] Complici i tasti di un pianoforte e i colori di mille tavolozze digitali, i suoni sintetici e i ritagli di carta sottile».
Crediti
Durata 70′
Di Alessandra Celletti & Onze
Produzione esecutiva Francesca Bianchi
Foto © Onze