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6 Novembre 2011

Dirk Roofthooft / Kris Defoort

The Brodsky Concerts


The Brodsky Concerts
KRIS DEFOORT | DIRK ROOFTHOOFT

Il poeta, l’attore, il musicista: l’alchimia può essere esplosiva, come in “The Brodsky Concerts” di Dirk Roofthooft e Kris Defoort, quando poesia, teatro, musica si liquefano in una serata che diventa una reinvenzione contemporanea del reading letterario.
La poesia, alle sue origini, incendiava le parole con la magia del suono, del suono e del ritmo. Un incantesimo che in parte si è perso nella lettura cui siamo abituati oggi: individuale, privata e mentale. Considerato uno dei migliori attori europei, protagonista per registi come Jan Fabre e Guy Cassiers, fine dicitore padrone assoluto della parola recitata, tanto da essere in grado di interpretare una stessa parte in lingue diverse come il fiammingo, il francese, lo spagnolo, il tedesco e l’inglese, Roofthooft parte nel suo viaggio all’interno della lirica di Josif Brodskij, poeta russo premio Nobel, con la meta dichiarata di riaccendere l’antica magia. Una sfida che trova un complice naturale in un altro tipo di artista del suono, vale a dire un musicista come Kris Defoort, compositore, pianista e improvvisatore capace di spaziare dal jazz, alla musica antica, all’universo contemporaneo.
La peculiarità di “The Brodsky Concerts” è infatti una presenza della parola sonora, rotonda, musicale, con la voce ora intima, lieve e timbrata, ora esaltata come quella di un predicatore russo-ortodosso, e che si espone anche al volo del canto. È la strada che Roofthooft e Defoort hanno intrapreso per cogliere, attraverso una decina delle sue più celebri liriche, l’essenza di uno straordinario poeta russo come Brodskij, nato nel 1940 e scomparso nel 1996, e che dopo essere stato espulso come sovversivo dall’Unione Sovietica, aveva fatto degli Stati Uniti la sua residenza e di Venezia la sua patria d’elezione. Proprio nell’arte poetica Brodskij aveva visto uno dei mezzi grazie a cui il genere umano era sopravvissuto alle grandi catastrofi del Novecento. L’acuta riflessione sulla condizione umana, sul senso dell’esistenza e della morte, il potere della poesia e il suo rapporto con la società sono alcuni dei temi affrontati dal letterato russo nelle sue liriche. Con Roofthooft e Defoort il tono di soliloquio meditativo, di conversazione intima tra lettore e scrittore che Brodskij dava alle sue poesie, acquista così una luce nuova che a lui stesso non sarebbe dispiaciuta: alla Library of Congress di Washington ancora lo ricordano mentre declamava in russo le poesie di Anna Achmatova di fronte a un pubblico che non poteva comprendere le parole ma si commuoveva fino alle lacrime.

Crediti

Testi poetici Joseph Brodskij Composizione / pianoforte Kris Defoort dramaturgia Dirk Roofthooft Computer music design Jean-Marc Sullon Costumi An D’Huys Produzione LOD Coproduzione Grand Théâtre de Luxembourg, deSingel (Antwerp) and Centre de Recherches et de Formation Musicales de Wallonie (Liège)