A Strasburgo, nel 1962, sei musicisti di formazione classica si riuniscono intorno a un’idea comune: creare un gruppo di musica da camera per strumenti a percussione, e proporre dei concerti con opere scritte appositamente per loro. L’obiettivo è chiaro: liberare gli strumenti a percussione dai repertori nei quali la tradizione, occidentale, orientale o africana, li ha confinati, per dar loro un repertorio moderno.
Seguendo i consigli di Pierre Boulez, i sei musicisti creano Les percussions de Strasbourg, una formazione che rapidamente mette insieme un repertorio nuovo, grazie alle creazioni di Messiaen, Xenakis, Stockhausen, Serocki, Aperghis, Ballif, Cage, Kabelac, Mâche o Donatoni.
Nel 1967, con l’esecuzione di Ionisation di Varèse, in accordo ed in collaborazione con il compositore, l’ensemble ottiene un successo, che lo porta ben presto all’attenzione internazionale.
A questo seguono numerosi altri concerti che definiscono nel panorama internazionale la posizione del gruppo, rinnovando l’interesse per le percussioni.
Nel 1996, mentre l’organico viene a mutarsi, Les percussions ribadiscono il proprio progetto segnando una serie di punti come fondamentali per la loro crescita: ne nasce quasi un manifesto che prevede, di
“Arricchire il panorama sonoro di timbri e suoni nuovi, usando tecnologie e sollecitando i compositori che provengono da ambienti musicali diversi;
Aprirsi verso altre espressioni artistiche;
Lavorare con giovani compositori (tra cui M.A. Perez-Ramirez, M. André, J. Schoellhorm e T. Meadowcroft);
Sviluppare delle residenze: occupare e sfruttare i luoghi della creazione e della ricerca, fare di Strasburgo un luogo d’accoglienza;
Lavorare sulla sostanza e sulla forma dei concerti: dare posto alla scenografia e al disegno luci, costruire i programmi intorno a delle tematiche”.
Da allora e fino ad oggi, passando per i festeggiamenti del 40 anni della nascita (2002), Les percussions de Strasbourg hanno mantenuto inalterato il loro spirito di innovazione e sperimentazione continuando a collaborare e ad eseguire le creazioni di compositori contemporanei. Dal 2003, infatti, figurano nel loro repertorio 4 études chorégraphiques di Ohana, Quodlibet di Nunés, Récréations di Solal, Répliques di Agobet e Salpétrière di Koblenz.
Nel 2004 hanno pubblicato Le noir de l’étoile su musiche di Gerard Grisey.
Les Percussions de Strasbourg Les Percussions de Strasbourg Les Percussions de Strasbourg Les Percussions de Strasbourg
Les Percussions de Strasbourg