Classe 1959, proviene da una famiglia di musicisti. Inizia a studiare danza a Berlino, in seguito si perfeziona alla Folkwang Hochschule di Essen dal 1985 al 1989, infine a Parigi ed a New York. Fino al 1992 danza con Wanda Golonka-Va Wölf, Charles Cré-Ange, Jean-François Duroure e Mathilde Monnier. Dal 1992 al 1994 danza al Tanztheater Wuppertal-Pina Bausch, in particolare ne Le Sacre du Printemps, Blaubart, Viktor, Iphigénie, Nelken, Trauerspiel.
Nel frattempo ha cominciato a realizzare i propri progetti coreografici, portandoli in tutta Europa, fra questi si ricordano Die Küche: Zucchero, Die Küche: Coquillages et Grustaces, Die Küche: Snack, Die Kütche: Oggi No, e Hafenlos.
Le sperimentazioni di Ruckert, sempre attente alla presenza fisica come matrice prima dell’essenza coreografica e del rapporto con lo spettatore, traspogono in danza la vita nei suoi molteplici e crudi rituali sociali, dal bordello in Hautnah (1995), alla terapia di gruppo in Ring (1999), dallo slide show in Schwartz (1998), alla visita museale in Stillen (2000), dal night-club in Deluxe joy pilot (2000), alla sessualità sommersa in Secret Service (2002), ed alla festa in Love Zoo.
Tra i suoi lavori più recenti, si ricordano, Gender Observation del 2002, Tools (and Tricks for Survival in Outer Space) del 2003 – entrambi commissionati dal Ballet de l’Opera National du Rhin -, MushRoom (2003) e Venus in Hanoi or The Art of Getting Lost (2004), quest’ultimo per il Balletto Nazionale dell’Opera del Vietnam.
Felix Ruckert Felix Ruckert Felix Ruckert Felix Ruckert
Felix Ruckert