Formazione nata nel 1984 e aperta ai giovani musicisti dei paesi bagnati dal Mediterraneo, l’Orchestre des Jeunes de la Méditerranée raccoglie ogni anno nuove leve dai conservatori dei paesi di tre continenti, proponendosi come dinamico laboratorio di formazione ma anche come ensemble di notevole valore esecutivo. In questa occasione Arturo Tamayo ha guidato l’orchestra in un programma dedicato alla musica francese del XVIII e XIX secolo, con partiture di Chausson, Ravel e Saint-Saëns: un prezioso fuori programma si è invece rivelato la Persephassa, scritta originariamente da Xenakis per i Percussionisti di Strasburgo e qui riproposta grazie alla direzione del loro leader Sylvio Gualda, in questo periodo (1987) residente a Villa Medici. Ulteriore sorpresa rispetto alla scaletta originaria del concerto si è dimostrata la sostituzione di Andrea Cappelletti, previsto solista su Poème pour violon et orchestre, con il turco Tayfun Bozok, primo violino dell’orchestra : per l’occasione è anche salito sul podio Jean-Louis Forestier che ha portato a termine un’ottima esecuzione malgrado l’improvvisa defezione di Cappelletti.
Rassegna stampa
“L’attenzione più viva del pubblico è stata catalizzata dal Concerto in sol di Ravel, dove alla tastiera esordiva a Roma Benedetto Lupo, uno dei “giovani leoni” italiani di più sicuro avvenire. Non ancora ventiquattrenne, allievo di Camicia, di Perticaroli e di Ciccolini, Benedetto Lupo si è fatto ammirare per l’estrema trasparenza di suono, il nitore e la varietà del fraseggio, la sensibilità del tocco, la perfezione della tecnica e del gioco digitale. Un Ravel di pungente brillantezza, quello esibito da Lupo, elegante, ricco di estro e di grinta.
A conclusione della serata, la Terza Sinfonia di Camille Saint-Saëns, uno dei lavori ideali nella letteratura musicale francese per saggiare il virtuosismo strumentale di un’orchestra, l’intesa tra l’una e l’altra sezione, la globalità sonora dell’insieme. Tamayo ha tenuto sempre saldamente le briglie dei focosi destrieri ai suoi ordini, temperandone gli eccessivi slanci in un esito artistico di buon livello”.
(Luigi Bellingardi, Percussioni a Persepolis, Corriere della Sera, 28 luglio 1987)
Crediti
Musica Ernest Chausson (Poème pour violon et orchestre), Maurice Ravel (Concerto en sol pour piano et orchestre), Charles-Camille Saint-Saëns (Troisième symphonie avec orgue), Iannis Xenakis (Persephassa)
Ensemble Orchestre des Jeunes de la Méditerranée
Direzione orchestra Arturo Tamayo, Sylvio Gualda (per Persephassa)
Solisti Tayfun Bozok, Benedetto Lupo, Michaël Matthes