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Corte Sconta


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Corte Sconta

Corte Sconta, nata nel 1991 ad opera di Laura Balis e Cinzia Romiti, lega il suo nome ad un racconto di Hugo Pratt, che a sua volta cita il nome di una calle veneziana. Il primo lavoro, Tuffo nell’acqua e tonfi nel cuore (1991), già delinea quella che sarà una costante della formazione, ovvero la necessità di raccontare i movimenti delle emozioni con la trama sottile dei movimenti del corpo.
La versioni video di questo spettacolo e quella del successivo 7 tavole – entrambi prodotti dal Teatro dell’Elfo di Milano – vincono il primo premio al festival “Il Coreografo Elettronico” di Napoli rispettivamente nelle edizioni 1991 e 1992. Affascinato dal video tratto dalla prima opera, Gérard Paquet, Direttore del Théâtre National de la Danse et de l’Image di Châteauvallon a Tolone, invita le due danzatrici ad una residenza da cui nasce Il guardiano di coccodrilli (1993) – un’opera che toccherà i palcoscenici della Francia, della Germania e dell’Italia.
L’anno successivo, la compagnia è invitata da Jack Udashkin, dance producer del National Arts Centre di Ottawa: dalla collaborazione nasce Strapiombo, la coreografia con cui Corte Sconta vince il premio Danza & Danza nel 1995, quale migliore compagnia emergente. A questo riconoscimento si aggiunge nel 1996, il Kirin Contemporary Award di Tokyo, importante concorso di arte contemporanea.
Nel 1997 prende avvio Spargimento, un ampio progetto (commissionato da Romaeuropa Festival e prodotto dal Festival del Novecento di Palermo, Teatro Biondo, CRT ed Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna) per 7 danzatori, ensemble strumentale e coro che coinvolge Nicola Sani ed Erri De Luca.
A Dimmi che sono bella (1999), segue La scala del fuoco (2001), commissionata dalla Biennale Danza di Venezia, diretta da Carolyn Carlson. Dopo una lunga tournée in Messico nasce, nel 2002, In corte sconta, spettacolo con il quale si apre la stagione del Tanzbühne di Dresda nel 2003.
Tra le ultime produzioni: Rien ne va plus (2003), Maggio (2004) e Rose di maggio, presentata durante la Notte della danza al Superstudio Più di Milano (2004).