Nato nel 1951 ad Angoulême, Dominique Bagouet ha ricevuto una formazione classica presso Rosella Hightower, affinandosi poi come ballerino presso formazioni di grande rilievo, come la Compagnie Félix Blaska e il Ballet du XXe siècle di Maurice Béjart. Dal 1974 ha scelto di continuare a perfezionarsi lavorando con Carolyn Carlson, Peter Goss e, negli Stati Uniti, con Jennifer Muller e Maggie Black, nonché al Merce Cunningham Studio.
Fatto ritorno in patria, riceve nel 1976 il primo premio al Concours International de Bagnolet per Chansons de Nuit, su musica di Ciaikovskij, a cui seguirà nel 1981 un altro grande successo, Les Voyageurs, per il Groupe de Recherche Chorégraphique dell’Opéra di Parigi. Stabilitosi a Montpellier, vi fonda la compagnia che porta il suo nome e che nel 1984 diventa Centre Choréographique National de Montpellier-Languedoc Roussillon: a Montpellier, Bagouet svolge anche il ruolo di direttore artistico del Festival Internazionale della Danza, tra i maggiori appuntamenti europei in questo settore, per il quale crea uno spettacolo ogni anno. Si susseguono quindi Daphnis et Alcimadure, Insaisies, Valse des Fleurs, Tant mieux, tant mieux, F. et Stein, Déserts d’amours, Crowl de Lucine, Divertissment 138 e, per l’inaugurazione della settima edizione, Le Saute de l’Ange, realizzato in collaborazione con lo scultore Christian Boltanski e dal quale nel 1989 trarrà con Charles Picq il film Dix Anges.
Nel 1984 firma inoltre la sua prima regia teatrale, Mes Amis, per l’attore Gérard Guillaumat, mentre si susseguono collaborazioni prestigiose: dal lavoro collettivo Suite d’un goût étranger (1985), in collaborazione con François Raffinot, Andy Degroat e Robert Kovich, alla coreografia Fantasia semplice, creata per il Ballet de l’Opéra di Parigi su invito di Rudolf Nureyev. Lo stesso anno, il 1986, mette in scena Assaï all’Opéra di Lione, su musica di Pascal Dusapin, nell’ambito della decima edizione della Biennale Internazionale della Danza; ricordiamo inoltre, in questi anni, Jours étranges, costruito sulle canzoni dei Doors, Petit pièce de Berlin, allestito nel 1988 in occasione di “Berlino Capitale Europea della Cultura”, Meublé sommairement (1989).
Dotato di uno stile in perfetto equilibrio tra classico e moderno, suggestioni barocche e teatro di ricerca, Bagouet si è guadagnato il soprannome di “Watteau della danza”, per l’eleganza e, al tempo stesso, il rigore dei suoi lavori: tra i riconoscimenti ufficiali ottenuti, compaiono due delle massime onorificenze francesi, la nomina a Chevalier de l’Ordre des Arts e des Lettres da parte dell’allora Ministro della Cultura Jack Lang, e il Grand Prix National de la Danse nel 1989.
Tra i suoi ultimi lavori negli anni novanta vanno menzionati Necesito, pièce pour Grenade e So Schnell, andati in scena prima di una scomparsa prematura avvenuta il 9 dicembre del 1992, a soli 41 anni.
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Dominique Bagouet