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Jean-François Duroure


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Jean-François Duroure

Tra i più originali rappresentanti della nouvelle danse francese, Jean-François Duroure nasce nel 1954 a Bagnol sur Cèze e si forma inizialmente come ginnasta da competizione. La scoperta avvenuta piuttosto tardi della danza – che inizia a praticare nel 1980 con Gautry ad Avignone – risulterà determinante nello sviluppo di un approccio del tutto innovativo alla coreografia. Dopo uno stage con Viola Farber al Centre national de danse contemporaine, passa alla compagnia di Baiz e Verret, approdando infine al Wuppertal Tanztheater diretto da Pina Bausch; nel frattempo, però, firma alcune coreografie decisive per l’affermazione della nouvelle danse, prima fra tutte Pudique Acide (1984). Elaborato a quattro mani con Mathilde Monnier, con la quale ha fondato una compagnia, il balletto ha un grande successo di critica e la Francia esalta entrambi come paladini di una danza iconoclasta e ironica, la cui vitalità del gesto si contrappone a molti intellettualismi dei giovani coreografi contemporanei (“Libération” li paragona nientemeno che ai due eroi di À bout de souffle di Godard).
I due, le cui strade si divideranno presto, fanno in tempo a firmare altri due spettacoli notevoli, Extasis (1986) e Mort de rire (1987), quest’ultimo presentato ad Angers dopo il raro privilegio di tre segretissimi mesi di lavoro al Centro Nazionale di Danza Contemporanea.
La separazione tra i due coreografi arriva dunque nel 1987 all’apice del successo. Nel 1988, Duroure fonda una propria compagnia che porta il suo nome ed i cui lavori rielaborano la lezione post-espressionista della Bausch con spirito irriverente e aperto a sempre nuove contaminazioni. Arrivano dunque La Anqua (Avignone 1988), coreografia ispirata a Il funambolo di Genet e al mondo del circo, La maison des plumes vertes, Cosmononow, Le langage des Oiseaux, What are you doing here? (elaborata, quest’ultima, a Johannesburg nel corso di otto mesi di lavoro con dieci ballerini sudafricani).
Al Festival di Avignone del 1993 presenta L’Ephémère e La nuit partagée, risultato di un lavoro con danzatori di strada ad ulteriore conferma dell’osmosi e del contatto fra la ricerca di Duroure e la realtà circostante. La Paix (Bombardan), spettacolo concepito nel 1999 durante le guerre balcaniche e il bombardamento di Belgrado, ribadisce l’esistenza di uno sguardo attento sulla società come fondamento dell’attività artistica del coreografo, il cui interesse si dirige anche verso il mondo dell’infanzia, che gli ispirerà diversi spettacoli per bambini, almeno a partire da Rossignol et Palimpseste.