Nata a Torino nel 1963, pur partendo da un’impostazione classica Paola Rampone scopre presto la danza contemporanea, appresa da maestri americani come Merce Cunningham, Alvin Nikolais, Trisha Brown e Steve Paxton. Tra il 1985 e il 1990 si esibisce a New York a fianco dei coreografi Tere O’ Connor e Sarah Skaggs, mentre a Roma lavora con Enzo Cosimi e Cornelia Wildisen: anno di svolta è tuttavia il 1992, quando fonda la compagnia Entr’Acte e avvia una ricerca coreografica basata sul rapporto interattivo tra danza e oggetti d’arte, collaborando con i pittori Tano Festa e Sandro Chia per Tap Stairs Live (1992), con gli architetti Maurizio di Puolo e Francesco Donato per Nostra dea (1995) e con gli scultori Luigi Mainolfi (L’ombra dentro la pietra, 1996) e Gianandrea Gazzola (Frammenti per corpi e tracce, 1997). La Rampone non smette nel frattempo di esibirsi come interprete, come dimostra la sua partecipazione a Les dieux sont fachés della compagnia francese Festina Lente, ma soprattutto si dedica con passione all’insegnamento, attività che assorbe tuttora gran parte del suo impegno.
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Paola Rampone