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Susanne Linke


Susanne Linke Susanne Linke Susanne Linke Susanne Linke
Susanne Linke

Nasce nel 1944 a Lüneburg, in Germania. Accanto a Pina Bausch ed a Reinhild Hoffmann costituisce il nucleo femminile storico del Tanztheater tedesco.
Si forma a Berlino (1964-67) nello Studio di Mary Wigman proprio sotto la guida della grande interprete della danza espressionista degli anni Venti. Nell’ambiente berlinese ha modo di concoscere Dore Hoyer, interprete nella compagnia Wigman, e direttrice della Scuola Wigman a Dresda, alla quale dedicherà un sentito omaggio, Affekte (1988), in collaborazione con il danzatore Urs Dietrich.
Lasciata la Wigman, studia balletto e danza moderna presso la Folkwang Hochschüle fondata ad Essen da Kurt Jooss, unendosi successivamente alla compagnia della celebre scuola, il Folkwang Tanzstudio, dove rimane per tre anni (1970-73), sotto la direzione di Pina Bausch. Contemporaneamente all’attività di interprete, comincia anche a sviluppare un proprio linguaggio coreografico realizzando in questi anni Dans funèbre, Puppe e Trop tard, opere che le fanno conquistare un certa attenzione da parte di pubblico e critica. Dopo due anni (1975-1977) di codirezione del Tanzstudio (in collaborazione con Reinhild Hoffmann), assume la direzione unica della compagnia fino al 1985, creando fra le altre Frauenballet (1981), Wir Können nicht nur alle Schweine sein (1982), Am Reingenplatzt (1983). Negli stessi anni porta avanti la propria personale ricerca che la vede creatrice ed interprete di noti assoli dove la danza, ora esistenziale ora ironica, ma sempre fortemente narrativa, si caratterizza per un movimento fluido ed armonico, cifra stilistica di una danza meno teatrale rispetto alle produzioni del Tanzstudio. Tra i suoi assoli si ricordano, Wandlung (1975), Im Bade Wannen (1980), Flut (1981), Es schawant… (1982) ed Orient Okzident (1984).
Nel 1985 crea in collaborazione con l’artista visivo Va Wölfl l’assolo Schritte Verfolgen. La necessità di confrontarsi con fisicità e scuole esterne all’ambiente della sua formazione la porta a collaborare con numerose formazioni internazionali tra cui la José Limón American Dance Company (Also Egmont Bitte, 1986) ed il Groupe de recherce Coreographique dell’Opéra di Parigi (Jardin Cour, 1988). Quando torna a creare, nel 1993, per la scuola di Essen, le sue coreografie sono il risultato della ricerca di un movimento nato dal confronto fra la fisicità maschile e lo sguardo femminile su un mondo virile: Ruhr-Ort, (1993) e Märkische Landschaft (1994) sono infatti pensate per soli uomini, e nella medesima direzione va Da war plötzlich… Herzkammern (1996), creata in collaborazione con il danzatore e coreografo Urs Dietrich, che ne è anche interprete.
Seguono poi lavori che riflettono sulla caducità delle creazioni di danza contemporanea quale l’assolo, di cui è anche interprete, Dialog mit G.B. (1994) omaggio a Gerhard Bohner, coreografo prematuramente scomparso e lavori che cercano un sempre maggiore dialogo con le altre arti – soprattutto con uno sviluppo spaziale della scena – come l’assolo Carte Blanche für S.L. (1994) in cui emrgono le sculture di Robert Schad.
Nel 1997 crea Heisse/Luft per la compagnia del Teatro di Brema (di cui ha accettato la direzione per l’anno 1996-1997) e nel 1998 realizza, in collaborazione con Reinhild Hoffmann, un duetto che è, allo stesso tempo, un viaggio storico attraverso il “neoespressionismo” degli anni Sessanta da una parte e manifestazione della ricerca di un nuovo lignuaggio stilistico che denuncia però tutte le sue ascendenze, dall’altra.
Dopo essere stata nominata direttore artistico del Choreographisces Zentrum Zeche Zollverein di Essen per l’anno 2000-2001, dal 2002 svolge attività di coreografa indipendente. In questa veste ha dato inizio, nel 2003 (insieme a Versiliadanza), ad progetto triennale, Linke Project, rivolto principalmente a coreografi-danzatori, che si è sviluppato attraverso una serie di laboratori: ne è nata una triplice sequenza in cui il tema drammaturgico scelto, secondo la ricerca che ha sempre contraddistinto la coreografa tedesca, diventa strumento, in mano ai singoli allievi-coreografi, per studiare e lavorare sul movimento del corpo. Dopo Assaggi di Potere – Macht das was?/ Sequenza II (2004), l’edizione 2005 del Festival Fabbrica Europa ha ospitato Geist – Per Phantasmata / Sequenza III.