Chris Carter e Cosey Fanni Tutti costituiscono i CHRIS & COSEY dalla ceneri dell’influente band industrial anni ‘70 Throbbing Gristle. I Throbbing Gristle si possono considerare i fondatori del genere industrial e sono stati una delle prime band a fondere con successo strumentazione acustica ed elettronica tanto che la loro influenza è ancora molto visibile oggi. Quando i Throbbing Gristle si sciolgono nel 1981 Chris Carter and Cosey Fanni Tutti si legano alla Rough Trade Records e iniziano a registrare ed esibirsi come CHRIS & COSEY. Sin dall’inizio hanno utilizzato l’elettronica, il campionamento, i ritmi e la voce distintiva di Cosey. Nel 1982 danno vita alla loro etichetta discografica Conspiracy International (aka: CTI) per le loro collaborazioni dal carattere più sperimentale. CTI esiste parallelamente ai lavori più “accessibili” di CARTER & TUTTI. Regolarmente citato come uno dei precursori del genere tecno ed elettronica il nome di CHRIS & COSEY è spesso citato da bands e dj molto influenti. Durante gli anni ‘80 e ‘90 CHRIS & COSEY continuano a incidere alcuni fra i più creativi album di elettronica, incluso il più copiato e remixato album Trance (1982), il loro classico tecno pop October-Love Song (1983) e la hit Exotika (1987) che gli valgono un grande successo presso molte etichette discografiche. Fin dagli esordi CARTER e TUTTI hanno collaborato con molti artisti e astri della musica come Current 93, John Duncan, Erasure, The Eurythmics, Boyd Rice, Robert Wyatt e molti altri. I loro brani sono stati remixati da Carl Craig, Cosmic Connection, Fred Giannelli, Daniel Miller, U -Ziq, Vapourspace e Andrew Weatherall. CARTER and TUTTI hanno sempre abbracciato l’idea di lavorare con tecniche di cross media senza mai precise classificazioni. Si ritengono non solo musicisti ma allo stesso modo anche artisti, tecnici del suono, compositori, performers.
Harmonic coaction III
Questo è un breve clip della performance live Harmonic coaction III al Avatarium Festival di St Etienne in Francia il 16 Aprile del 2011. Le immagini e il sonoro sono prodotti e montati a partire da registrazioni e foto fatte nella location della performance prima del concerto.
RYOIJI IKEDA
Nato a Gifu nel 1966_Giappone | vive e lavora a Parigi, Francia.
Compositore giapponese di spicco di musica elettronica e artista visivo, Ryoji Ikeda si concentra sulle caratteristiche essenziali del suono e dell’immagine con estrema precisione matematica. Orchestra in modo elaborato il suono, le immagini, i materiali, i fenomeni fisici e le nozioni matematiche in coinvolgenti istallazioni e performance live. A fianco alla pura attività musicale, Ikeda ha lavorato su progetti a lungo termine: Datamatics (2006) si compone di diverse forme -come l’immagine in movimento, la scultura, il suono e i nuovi media- che esplorano il potenziale di ognuno nel percepire l’invisibile multi-sostanza dei dati che permeano il nostro mondo. Il progetto Test pattern (2008) è un sistema che converte qualsiasi tipo di dato (testo, audio, foto e film) in modelli di codici a barre e codici binari. Attraverso questa applicazione, questo progetto mira ad esaminare il rapporto tra i punti critici delle prestazioni del dispositivo e la soglia di percezione umana. Il progetto utilizza diversi format : performance audiovisiva, installazioni, lancio discografico, etc. Con Carsten Nicolai, Ikeda inizia un collaborazione per il progetto Cyclo (2000), che esamina le sequenze errate e i cicli ripetitivi nei software e nella computer music , con moduli audiovisivi per la visualizzazione in tempo reale del suono, attraverso performance live, cd e libri (Raster-noton 2001,2011). La serie Spectra (2001) invece è un insieme di installazioni su larga scala che impiega un’intensa luce bianca in qualità di materiale scultoreo così da apportare una trasformazione negli spazi pubblici come Amsterdam, Parigi, Barcellona e Nagoya dove alcune versioni sono state installate. Si è esibito in tutto il mondo entro gli spazi di prestigiose istituzioni museali, così come in festival di musica elettronica e piccoli dj clubs. Con i suoi album +/- (1996), 0°C (1998), Matrix (2000), Dataplex (2005) e Test pattern (2008) – è stato un pioniere del nuovo mondo dell’elettronica minimal con la sua tecnica tagliente e la sua estetica. La sua creazione matrix ha vinto il Golden Nica Award ad Ars Electronica nel 2001.
Il progetto Test pattern
L’ultima creazione audiovisiva di Ryoji Ikeda, presenta un intenso sfarfallio delle immagini in bianco e nero che galleggiano e si contorcono nel buio,entro una colonna sonora forte, potente e altamente sincronizzata.
Attraverso un programma per computer in real – time, test pattern converte i campioni di segnali audio di Ikeda in modelli di codici a barre strettamente sincronizzati. La velocità delle immagini in movimento è ultra-veloce, diverse centinaia di frame al secondo, di modo che l’opera fornisca un test delle prestazioni dei dispositivi audio e video, così come un test di risposta delle percezioni del pubblico. Test pattern è il III concerto audiovisivo all’interno della serie Datamatics, un progetto artistico volto a esplorare il potenziale di percezione dell’invisibile multi-sostanza dei dati che permeano il nostro mondo.
Crediti
21 > 21.45 : Vaghe stelle & Lorenzo Senni
22 > 22.45 : Carter Tutti
23 > 23.45 : Ryoji Ikeda