The Box Office affronta il tema dell’integrazione sociale nella società multietnica, l’immagine negativa e stereotipata dell’uomo di colore a cui vengono associate spesso dai media violenza urbana, prostituzione e droga. In un solo con scenografia minimale, Poole esorcizza i mostri del razzismo e del pregiudizio con un’arma spuntata ma simbolica: la danza. Colin Poole, londinese dalle radici afro-asiatiche, ha danzato dal 1989 con la Rambert Dance Company sotto la direzione di Richard Alston, lavorando per Merce Cunningham, Glen Tetly e Lucinda Childs e dal 1993 con Laurie Booth, Charles Linehan e Second Stride. Ha realizzato dal 1996 Symbiosis, Mothertongue, Work, Saturn, Bad Faith, Nobodies Perfect, Cool Memories e l’ultimo The Box Office. www.colinpoole.co.uk