Il pubblico del Romaeuropa Festival è invitato a un viaggio festoso accompagnato da un’eccezionale ciurma di artisti contemporanei alla scoperta di un nuovo spazio romano dedicato alla cultura: sede dell’evento conclusivo del Festival saranno, infatti, le Officine Marconi, alla Romanina, situate in uno dei futuri poli di attrazione della periferia romana. Un luogo dove si è avviata, grazie ai progetti di trasformazione urbana, una vera e propria metamorfosi verso una nuova identità sociale, secondo un modello partecipativo che vede la collaborazione tra enti locali, privati, e soggetti già attivi nelle produzioni culturali. Orientando questa zona della capitale a giocare un ruolo importante nel quadro di quella centralità delle periferie che sta caratterizzando l’area metropolitana capitolina. Tuttavia stavolta il primo passo non sarà lo sviluppo edilizio – a uso abitativo e lavorativo – ma eccezionalmente la cultura: sia simbolicamente – visto che sono intitolate all’inventore della radio -, sia per le qualità architettoniche segnate dalla silhouette industriale e da spazi interni di ampio respiro, le Officine Marconi si prestano perfettamente a essere riconvertite in un centro culturale dove ospitare in laboratori artistici ad alta tecnologia, artisti in residence e attività socioculturali. Una destinazione inaugurata emblematicamente dalla festa di Romaeuropa, con un programma calibrato tra spettacolo e intrattenimento, per stimolare gli artisti ospiti a presentare programmi dove si incrocino diverse forme artistiche, di comunicazione e aggregazione. Significativamente l’Orchestra di Piazza Vittorio sarà presente non con un concerto, ma con un progetto dove musica e immagine si confrontano. L’ampiezza e l’articolazione degli spazi permetterà che performance e installazioni di artisti italiani e stranieri siano affiancate da danza, immagini elettroniche, cinema, suoni, bar creativi e proiezioni. Una festa che vuole trasformarsi in un momento di coabitazione per le molteplici forme del linguaggio e della cultura urbana, aprendo la strada alla funzione che le Officine Marconi saranno chiamate a svolgere nel tessuto della città di Roma.
Crediti
con Orchestra di Piazza Vittorio, Dj Shantel + Bucovina Club Orkestar, Mannarino, Soluna Capoeira, Santasangre, Cavalieri+Lagash + DotDotDot, ZimmerFrei, Martux-m, DDG, Mattia Kinotec, Cliché Video, Nohaybandatrio e Cane Cane, Stefano Taiuti