Disgrace, il romanzo del premio Nobel John Maxwell – J. M.- Coetzee, arriva a Romaeuropa nella trasposizione di Kornél Mundruczó: una struggente vicenda sulla fine dell’apartheid in Sudafrica si trasforma in metafora dell’Europa di oggi.
Pubblicato nel 1999 – in Italia con il titolo Vergogna -, premiato con il prestigioso Booker Prize, trasposto in pellicola da Steve Jacobs in un film con protagonista John Malkovich, Disgrace è la storia di David Lurie, professore di letteratura all’università di Cape Town, che per aver sedotto una allieva perde lavoro, reputazione, tranquillità e ambizioni letterarie. Si rifugia dalla figlia Lucy che vive isolata in una fattoria del sud del paese, e invece della quiete che cercava si trova di fronte all’esasperazione di contrasti razziali e povertà nei crimini, nella violenza, negli stupri: una realtà a lui tanto estranea da costringerlo a rinunciare al suo ruolo di padre, dopo aver perso il suo posto nella società.
Disgrace è un canto alla fine di un’epoca e dei suoi privilegi, al disagio di confrontarsi con i cambiamenti del mondo.
Regista ungherese teatrale e cinematografico, Mundruczó trasforma sul palcoscenico la vicenda del romanzo in uno spietato disegno del nostro tempo, attraverso l’avventura umana dei suoi protagonisti. «Ho scelto Disgrace come base per il mio nuovo lavoro – spiega -, perché la storia di David Lurie trascende i suoi punti di riferimento sociologici nel Sudafrica post apartheid, per affrontare, in modo estremamente puntuale, le grandi questioni che riguardano il nostro essere europei».
Ungherese, classe 1975, Kornél Mundruczó ha studiato cinema e teatro ed è considerato uno dei nuovi protagonisti del cinema europeo. I suoi film sono stati presentati nei principali festival internazionali tra cui Cannes e Locarno dove hanno ottenuto diversi riconoscimenti. Da alcuni anni lavora stabilmente con il Krétakör Theatre di Budapest, il National Theatre of Hungary, il Thalia Theater di Amburgo e lo Schauspiel di Hannover.
Dopo il debutto con Disgrace quest’anno al Festival di Avignone lo spettacolo andrà in scena al Romaeuropa Festival.
Crediti
Copyright © J.M.Coetzee, 1999
Kornél Mundruczó regia
Janos Szemenyei musiche
Viktorya Petranyi drammaturgia
Attori: Annamaria Lang/Orsi Tóth, Lili Monori, Kata Weber, Gergely Banki, János Derzsi, Laszlo Katona, Roland Raba, Janos Szemenyi, B.Miklos Szekely, Sandor Zsoter
disegno scene e costumi Marton Agh
Produced by: Proton Cinema+Theatre
Coproduzione Wiener Festwochen, Festival d’Avignon, KunstenfestivalDesArts,Trafó House of Contemporary Arts, Malta Festival, Hebbel am Ufer, Romaeuropa Festival
con il Patrocinio dell’Ambasciata del Sudafrica in Italia