Il corpo metabolizza i depositi della storia per ritrovare sé stesso in “Time and Space: the Marrabenta solos” di Panaibra Gabriel Canda, danzatore e coreografo mozambicano che da anni lavora per una autonomia africana estetica e creativa.
Fondatore della prima compagnia di danza contemporanea del suo paese e di CulturArte, un centro per la creazione e la performance, Canda si interessa al movimento come manifestazione della vita sociale. Nella sua coreografia “Mafalala” i danzatori si sono esibiti con le ceste in equilibrio sulla testa, rappresentazione del modo di portare la merce tipico delle società contadine e ancora in uso nei mercati di Maputo, la capitale del Mozambico.
In “Time and Space”, con ironia e brevi interventi parlati con verve da storyteller, Canda attraverso il corpo decostruisce gli stereotipi culturali e politici sull’Africa e in particolare sul Mozambico, che dalla colonizzazione portoghese è approdato a un periodo di comunismo e poi si è lentamente aperto a esperienze democratiche, fino agli influssi di un occidente monetizzato e consumistico.
Lo strumento musicale è la marrabenta, danza mozambicana: nata intorno agli anni ’30 con forti influssi portoghesi, raggiunge via via in una forma autonoma, e in “Time and Space” è interpretata dal vivo da Jorge Domingos, chitarrista dalla forte sensibilità rock. In uno spazio abilmente sezionato attraverso l’uso delle luci, Canda canta l’odissea del corpo africano di oggi e del suo corpo, che oltrepassando cliché e consuetudini fa esperienza di sé stesso.
Crediti
Coreografia, danza Panaibra Gabriel Canda
Musica Jorge Domingos
Testi Panaibra Gabriel Canda
Disegno luci Myers Godwin
Operatore luci Aude Dierkens
Costumi Mama Africa & Lucia Pinto
Supporto amministrativo Jeremias Canda
Accessori di scena Panaibra Gabriel Canda
Con il sostegno di Gonçalo Mabunda
Musiche ispirate e attinte dal repertorio di musica del Mozambico Marrabenta e da “povo que lavas no rio” di Amalia Rodrigues e J. Campos
Alcune composizioni Marrabenta presenti nello spettacolo Fany Trio, Fany fumo, Gatika, Albino Mandlaze, Xidiminguana, Feliciano “Pachu” Gomes
Produzione CulturArte (Maputo)
Co-produzione Sylt Quelle Cultural Award for Southern Africa 2009 – Goethe Institut Johannesburg
Con il supporto di Kunstenfestivaldesarts, Bates Festival, Panorama Festival, VSArtsNM
Ringraziamenti speciali Jesse Manno, Dan Minzer, Leah Wilks, Cynthia Oliver, Elsa Mulungo, Timoteo Canda