Delicato fiore di un Rinascimento che si sta infiammando dei colori del Barocco, “Il ballo delle ingrate” di Claudio Monteverdi trova con Letizia Renzini una decifrazione dell’universo femminile per uno spettacolo dalla forte cifra contemporanea. È’ una fantasmagoria “Il ballo”: le donne, narra il testo di Ottavio Rinuccini, rifiutano l’amore o per meglio dire il matrimonio, dunque sono classificate ingrate e finiscono all’inferno. Ma la rivolta continua, per cercare rimedio Cupido, divinità amorosa, si reca nell’oltretomba, e chiede a Plutone di far tornare in vita le ingrate per mostrare quanto sia triste la loro esistenza. Ne scaturisce un ballo, appunto delle ingrate che tornano al mondo, e soprattutto un magnifico pezzo finale, dove una di loro lamenta non già la rinuncia all’amore ma la nostalgia della vita. L’azione, dai risvolti bizzarri, e soprattutto la musica di Monteverdi hanno spinto Renzini a smontare e rimontare “Il ballo” in chiave femminile, contemporanea ma soprattutto scenica. Così questo spettacolo, naturale evoluzione del lavoro di ricerca sul Barocco iniziato assieme a Sabina Meyer con il concerto “Ninfa in lamento”, grazie alla presenza delle coreografie di Marina Giovannini interpretate da lei stessa, dei video, dei testi originali di Theodora Delavault e dell’installazione luminosa di Manuela Menici diventa una composizione multimediale. Oltre alla musica di Monteverdi, secondo la logica del remix, sono stati inseriti anche brani di compositori della sua epoca, come Luzzasco Luzzaschi e Barbara strozzi, e della nostra epoca, come Brigitte Fontaine con l’Art Ensemble of Chicago, Nancy Dupree o Emptyset. L’esecuzione musicale curata da Sabina Meyer, che spazia dal repertorio barocco a quello contemporaneo fino all’improvvisazione, adatta la prassi musicale antica alla visione contemporanea di Renzini.
Crediti
ideazione, regia, video, suono Letizia Renzini, direzione musicale Sabina Meyer
coreografie Marina Giovannini, testi originali Theodora Delavault, organizzazione Luisa Zuffo
video editing e motion graphics Raffaele Cafarelli, Angela Gennaretti (red-fish)
software Riccardo Canalicchio (Avuelle)
allestimenti tecnici Claudio Cantini (Avuelle – Firenze), Moritz Zavan
costumi Brenda Ford, stylist Laura Dondoli, Sofia Vannini
allestimento Eva Sgrò luci Marco Santambrogio
con Sabina Meyer soprano, Letizia Renzini live mix, Valentina Nicolai viola da gamba,
Andreas Arendt tiorba, Marina Giovannini, Vanessa Geniali, Lisa Pazzagli danza
Gioia Di Biagio live camera, Luisa Zuffo guida,
in video: Anna Zilli soprano, Giorgio Carducci controtenore,
Vincenzo Vasi basso, Simone Colavecchi tiorba
Si ringrazia Musicus Concentus, Museo Marino Marini, Tempo Reale, Arcieri della Signoria,
Goethe Institut Rom, Liza Cantini, Lucia Minunno, Deborah Soria, Elsabetta Baiocco.
“Il Ballo delle Ingrate” ospita l’installazione “Light Glass” di Manuela Menici