Il lavoro coreografico di Claudia Catarzi -già straordinaria interprete di diverse compagnie internazionali- si fonda su di una profonda capacità di ascolto e concentrazione. In scena, ai primissimi gesti, catalizza l’attenzione dello spettatore e lo sospende: lo conduce nel suo universo impalpabile, solitario, dove il corpo, alla fine, è una forma non nitida che vive oltre i suoi confini fisici. Dopo i primi passi in ambito coreografico con ‘Qui e ora’, ’40.000 centimetri quadrati’, la Catarzi propone al pubblico di DNA – che le ha assegnato il riconoscimento DNAppunti coreografici 2013 lo scorso autunno – il nuovo lavoro ‘Intorno al fatto di cadere’ con il quale esplora quel momento di confine tra veglia e sonno, tra conscio ed incoscio. È un desiderio che accade: c’è un luogo dove si trova e altri dove presume di andare, il corpo. Il pensiero si astrae e l’immaginazione prende forma profilando una realtà fatta di surreale concretezza, dolce perdita di controllo. La perdita, nasce da una profonda padronanza del corpo, gestita con naturalezza e significativo virtuosismo: la continua oscillazione corporea deriva da uno stato mentale che il suo viso ieratico restituisce allo sguardo astante, inglobandolo in un appagante rituale.
Crediti
di e con Claudia Catarzi
produzione Company Blu
con il sostegno di Fondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Graner/Mercat de Les Flors, CSC/Casa della Danza di Bassano del Grappa, Armunia/Castiglioncello, Centro coreografico de la Gomera/Isole Canarie, STUDIO 44/ Constanza Macras | DorkyPark