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MACRO Testaccio - La Pelanda
5 Dicembre 2015

FABIO BONELLI PEOPLE FROM THE MOUNTAINS
RHÒ | DANIELE SPANÒ
LUCA BRINCHI

Matita + Across the line


Matita | h 21

Penne, matite e pennarelli, con l’accompagnamento di un pianoforte elettrico, vanno a formare un ensemble musicale perlomeno bizzarro: si tratta di “Matita”, nato da un’idea di Fabio Bonelli. Come in “Musica da Cucina”, presente in quest’edizione del Festival, anche in “Matita” Bonelli fa deliberatamente incontrare la realtà quotidiana e l’incanto, allargando la sua poetica al materiale per scrivere e disegnare, che viene trasformato in una curiosa sezione strumentale con precisi compiti musicali. In “Matita”, un vero e proprio complesso di 4 disegnatori ritmici -che rappresenta ormai un’entità consolidata- siede intorno a un tavolo, improvvisando disegni su fogli opportunamente amplificati. Un quartetto che accompagna le creazioni al piano elettrico di Antonello Raggi, che ha curato anche la parte software di audio e video.Nascono così piccole canzoni estemporanee: improvvisazioni come scarabocchi su carta o disegni sonori abbozzati nell’aria. Se una delle caratteristiche dei lavori di Bonelli è, appunto, l’improvvisazione, altro aspetto importante è l’apertura a interventi esterni, come nel suo precedente “sii bih dii”, da eseguire all’aperto e quindi soggetto agli eventi metereologici. “Matita” è anche aperto alla partecipazione degli spettatori, cui nel pomeriggio -prima dello spettacolo- sono riservati dei tavoli con tavolette amplificate dove potersi sedere e disegnare/suonare insieme agli altri interpreti coinvolti. Può dunque nascere un’improvvisazione collettiva, cui aggiungere videoproiezioni dei disegni realizzati, che rimangono come traccia visiva di quanto accaduto.

 

Across the line | h 22
Un cantautore e due videoartisti s’incontrano e nasce “Across the line”, una serata di musica e immagini creata da Rhò, Daniele Spanò e Luca Brinchi per sospendere il tempo e lo spazio in una dimensione contemporanea. Musicista eccentrico, che miscela atmosfere folk all’elettronica digitale, Rhò in questi anni si è distinto per la sua produzione di album “casalinghi”, in quanto realizzati tra le mura domestiche e tuttavia di grande suggestione e impatto. Recentemente, il suo brano “As you hope” è stato scelto da Ridley Scott per promuovere il suo film per la televisione “Killing Kennedy”. L’incontro con Spanò -videoartista, regista e curatore di mostre- avviene nel solco di un interesse comune, ma reciproco: se da sempre il musicista Rhò è intrigato dalle arti visive -in particolare in video- dal canto suo Spanò è attratto dall’universo dei suoni di cui ha fatto largo uso nelle sue opere e installazioni. A loro si è aggiunto anche Luca Brinchi, che nel collettivo Santasangre si è distinto per la creazione di ambienti virtuali pensati come scenografie per un teatro non convenzionale, anche questo legato a doppio filo con la musica. In “Across the line” è il tempo a fare da sentiero ai tre artisti: nella sua dimensione sospesa, dilatata, che conferisce al divenire dei secondi una durata relativa, legata alla percezione individuale. Gli elementi sonori e quelli visivi sono presentati nel loro scorrere, nel loro incrociarsi e svilupparsi fino a raggiungersi nella loro interezza, per toccare una cifra astratta e trascendentale. Arricchisce il fascino di questo set un complesso di strumenti ad arco: si tratta del Trio Improvviso, ensemble con cui Rhò collabora da tempo per i suoi progetti e, in questo caso, fa d’amalgama tra il folk elettronico del cantautore e la matrice concreta delle immagini dei videoartisti romani.