Dopo il terremoto dell’Aquila, in una delle tende allestite all’indomani del sisma, si ritrovano Mario, un occidentale cristiano, e Saleh, un arabo musulmano. La relazione ravvicinata tra i due si evolve tra differenze e agnizioni. Eventi esterni e fatti concreti ribaltano le percezioni che hanno l’uno dell’altro. Più che addentrarsi in dispute religiose, Saverio La Ruina, in scena insieme a Chadli Aloui, si concentra su fatti del quotidiano attraverso i quali misurare possibili conciliazioni e opposizioni. «Incontrare musulmani, migranti e non, è stato come trovarsi di fronte a mondi dentro un mondo più grande, dove tanti islam si inseguono, si differenziano e anche si oppongono fra di loro». Un argomento che richiede un approccio delicato, dato che scalda gli animi con una virulenza che lascia interdetti e a volte impotenti.
Bio
Scena Verticale nasce nel 1992 a Castrovillari (CS) per opera di Saverio La Ruina e Dario De Luca, direttori artistici del gruppo. Nel 2001 si aggiunge alla compagnia Settimio Pisano che ne cura l’aspetto organizzativo. La compagnia debutta nel ’96 con La Stanza della memoria, testo e regia di Saverio La Ruina e Dario De Luca.
Saverio La Ruina si forma come attore alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone e lavora, tra gli altri, con Leo De Berardinis e Remondi & Caporossi. È tra i giovani registi selezionati agli atelier di regia curati da Eimuntas Nekrosius per La Biennale di Venezia nelle edizioni 1999 e 2000. Nel 1992 fonda la compagnia teatrale Scena Verticale, con la quale è presente nei maggiori festival e teatri italiani e all’estero.
Tra i maggiori riconoscimenti: due Premi Ubu 2007 con Dissonorata (‘miglior attore’ e ‘nuovo testo italiano’), il Premio Ubu 2010 con La Borto (‘nuovo testo italiano’), il Premio UBU 2012 (‘migliore attore’ per l’interpretazione di Italianesi), il Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010, il Premio Lo Straniero 2015, il Premio Enriquez 2012 e 2015. L’ultimo lavoro Masculu e Fiàmmina ha debuttato nel dicembre 2016 al Piccolo Teatro di Milano ed è stato in nomination al premio Le maschere del teatro italiano 2017. I suoi testi sono stati tradotti e rappresentati in diversi paesi del mondo. Dal 1999 è Direttore Artistico del festival Primavera dei Teatri.
Crediti
scritto e diretto da Saverio La Ruina
con Saverio La Ruina e Chadli Aloui
collaborazione alla regia Cecilia Foti
musiche originali Gianfranco De Franco
scene e costumi Mela Dell’Erba
disegno luci Michele Ambrose
audio e luci Mario Giordano
organizzazione generale Settimio Pisano
amministrazione Tiziana Covello
promozione Rosy Chiaravalle
produzione Scena Verticale
con il sostegno di MIBACT, Regione Calabria
in collaborazione con TMO – Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo