Debutta in prima assoluta al REf21 il secondo capitolo ispirato alla produzione romanzesca di Yukio Mishima, del regista Dante Antonelli. Al centro di Atto di Passione sono i romanzi più controversi ed erotici dell’autore giapponese: La scuola della carne, Trastulli di animali e Colori Proibiti. Ma, lontano dalla trasposizione scenica dei romanzi, Antonelli sembra invece distillarne lo spirito per dare vita alla sua personalissima scrittura scenica. La storia che ci presenta è quella di una donna di più di quarant’anni, scrittrice di successo, lesbica radicale e un giovane ragazzo, meno della metà dei suoi anni, che nella vita fa marchette con vecchi uomini, che non si definisce omosessuale, e forse non lo è. Su una spiaggia si sviluppano le tappe del loro percorso di scoperta e repulsione: il dolore della mancanza, lo smarrimento della perdita, l’entusiasmo del ritorno, la rabbia per le troppe delusioni, il sorgere del bisogno di possesso, le strategie fatali di un rapporto a due che, per entrambi, andrà a significare una inversione totale delle proprie vite. Intorno a loro, il mare (elemento caro a Mishima) funge da barriera naturale e fornisce l’esilio e il rifugio necessari al compiersi intimo e privato di un percorso comune.
Bio
Dante Antonelli nasce a Roma nel 1984. Dopo varie esperienze come interprete, entra a far parte dell’ANAD “Silvio D’Amico” come regista. Nel settembre 2011 sospende gli studi e si dedica alla ricerca teatrale e performativa sulla drammaturgia di J. Genet: Il Balcone. Il risultato del processo di ricerca condiviso con il gruppo e? stata una perfomance di 50? dal titolo In Corpore Genetico presentata al Forte Fanfulla di Roma. Nello stesso anno firma la sceneggiatura e la regia del cortometraggio In buono stato presentato al Festival di Venezia, fuori concorso, all’interno del medio metraggio 6 sull’autobus, prodotto dalla Silvio D’Amico, a cura di Sergio Rubini, Daniela Bortignoni, Ugo Chiti. A luglio 2013 debutta con La cocciutaggine di Rafael Spregelburd presso il teatro studio Eleonora Duse, lavoro di diploma presso l’Accademia Nazionale, successivamente presentato al R.I.C. Festival, Rieti. Dal 2014 lavora al Progetto Schlab, una serie di laboratori di ricerca e creazione scenica su Werner Schwab, sviluppando nel 2015 la drammaturgia e lo spettacolo FAK FEK FIK – le tre giovani con il quale ha vinto il Roma Fringe Festival (miglior spettacolo, miglior drammaturgia, miglior attrici ex aequo: Martina Badiluzzi, Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli). Nel 2016 e nel 2017 completa una trilogia dedicata a Schwab con SSKK (Santo Subito + Kova Kova) e DUET – Quanti siamo davvero quando siamo noi due? con Valentina Beotti ed Enrico Roccaforte. Tutto il progetto Schlab e? patrocinato dal Forum Austriaco di Cultura in Italia e sostenuto nella produzione da Carrozzerie n.o.t. La TRILOGIA WERNER SCHWAB, ha debuttato nella sua versione integrale come unico spettacolo, in anteprima nazionale al Romaeuropa Festival 2017. Nel 2019 nuovamente al Romaeuropa Festival con Atto di Adorazione, primo lavoro di una trilogia ispirata alle opere di Yukio Mishima.
Crediti
di Dante Antonelli
con Valentina Beotti, Claudio Larena
musica Mario Russo
luci Francesco Tasselli
costumi Vincenzo Verdesca
assistente alla regia Viviana Mei
direzione di produzione Alessia Esposito
organizzazione Elisa Pescitelli
con la consulenza di Antonio Ricci
si ringraziano Daniele Ferrucci e Michela Celenza
Crediti di Produzione
produzione 369gradi in coproduzione con Romaeuropa Festival
con il sostegno di ARTEFICI.ResidenzeCreativeFvg di ArtistiAssociati
con il supporto di Carrozzerie n.o.t e Teatro del Lido di Ostia