Il danzatore e coreografo Israel Galván torna ad infuocare il Romaeuropa Festival con la sua reinterpretazione contemporanea del flamenco. Realizzato insieme al musicista Niño de Elche, Mellizo Doble è un’esplosione surrealista di tutti i modelli tradizionali legati a questa pratica: un incontro tra l’energia del corpo e quella della voce e del canto, articolata in uno spazio privo di orpelli, scene e costumi ma invaso da un’eredità culturale ingombrante quanto incendiaria.
Il duo sembra sfatare il mito carnale e umano che accompagna questa danza riconducendola alla sua dimensione tecnica, quasi meccanica «quando il teatro brucia, quando la pelle e la carne prendono fuoco è possibile distinguere sotto le ossa due macchine. (…) Il flamenco è figlio dell’età delle macchine e ha avuto inizio con il motore a vapore, le fabbriche tessili, le ferrovie, quasi un compendio della rivoluzione industriale. Dove il pubblico vede la spontaneità c’è un linguaggio rigoroso e fortemente regolamentato». Israel Galvan invita il pubblico a partecipare al meccanismo di questa macchina in una competizione aperta tra tecnica e carne, in cui si assottiglia la distanza tra sudore e lacrime, tra uomo e macchina.
Mellizo Doble è uno spettacolo cristallino, vivace, tagliente e senza tempo, elegantemente sospeso tra classicità e linguaggi contemporanei.
Bio
Israel Galvan: Nato a Siviglia, in Spagna, nella famiglia di ballerini di José Galván ed Eugenia de los Reyes, Israel Galván ha avuto una formazione classica di flamenco. Eppure, sin dalla sua prima creazione ¡Mira! / Los zapatos rojos (1998), un manifesto che ha aperto la strada per interpretare con nuovo spirito il flamenco, si è gradualmente trasformato in un danzatore e in un coreografo non classificabile. Galván ricodifica il linguaggio fisico del flamenco, utilizzando non solo modalità espressive ad esso genealogicamente vicine, come la corrida, ma anche aspetti performativi di altri rituali della cultura popolare, dal calcio all’attivismo e al travestimento. Produce una molteplicità di corpi per un flamenco che sta attraversando un processo di cambiamento. Ogni sua creazione vuole essere una pietra miliare nella ricerca di una danza che cerca di liberarsi delle caratteristiche e da un’eredita che la vorrebbe cristallizzata. Galván è stato insignito dei premi più prestigiosi premi: il Premio Nacional de Danza (Spagna), il New York Bessie Performance Award, il National Dance Award for Exceptional Artistry (Regno Unito). Nel 2016 è stato nominato Officier dans l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia.
Niño de Elche: cantante, chitarrista, compositore cinematografico e artista multidisciplinare spagnolo. Ha fatto irruzione nel mondo del flamenco con testi intervallati da dichiarazioni politiche da proteste di strada e dalla scena del flamenco d’avanguardia in Spagna. Compositore non ortodosso, riprende la forma popolare del “pregón” (proclama) e la adatta a un’epoca segnata dalla comunicazione digitale e dal neoliberismo globale. Le sue performance, spesso in collaborazione con artisti di diverse discipline, mescolano il flamenco con elementi antimilitaristi, anarchici, queer e transgender e hanno avuto un successo internazionale. Nel 2017 ha collaborato con Israel Galván e Pedro G. Romero su La Farsa Romea. Questo lavoro, presentato a Documenta 14, ha costituito la base per Coplas Mecánicas e successivamente per Mellizo Doble.
Crediti
Con: Israel Galván, Niño de Elche
Ideazione e direzione artistica: Israel Galván e Niño de Elche
Coreografia e danza: Israel Galván
Musica e canto: Niño de Elche
Direzione Tecnica: Pablo Pujol
Suono: Pedro León, Manu Prieto
Luci: Benito Jiménez, Ruben Camacho
Stage manager: Balbi Parra
Management: Rosario Gallardo
Distribuzione: Austin Rial Eshelman (Rial & Eshelman)
Crediti di Produzione
Produzione: IG Company
In collaborazione con: Teatro Conde Duque Madrid
Supportato da: INAEM