L’opening della trentottesima edizione del Romaeuropa Festival è un invito ad esplorare la bellezza creata dall’essere umano, la sua capacità di reagire alle continue mutazioni e fratture del presente. Per dare vita a questa meditazione il coreografo Sidi Larbi Cherkaoui si è rivolto al Giappone e in particolare all’Ukiyo-e (letteralmente: immagini del mondo fluttuante) movimento culturale volto a ritrarre la vita quotidiana e i paesaggi urbani dell’era Edo (1603-1868). Impetuosa risulta la coreografia firmata per il Ballet du Grand Théâtre de Genève (di cui Larbi è attualmente direttore artistico): 18 interpreti in scena per dare vita a un’opera contemporanea in cui le composizioni di Szymon Brzóska e Alexandre Dai Castaing si fondono ai suoni della tradizione, interpretati dal maestro dei Taiko, compositore e cantante Shogo Yoshii.
«Vivere momento per momento, volgersi interamente alla luna, alla neve, ai fiori di ciliegio e alle foglie rosse degli aceri, cantare canzoni, bere sakè, consolarsi dimenticando la realtà (…) questo io chiamo Ukiyo» affermava nel 1661 lo scrittore Asai Ryoi. Così Larbi mescola culture ed estetiche, danza contemporanea ed elementi visivi della tradizione nipponica e trascina il pubblico nel suo “mondo fluttuante” per raccontare l’impermanenza della vita, la sua fugacità, la capacità dell’essere umano di celebrare la bellezza anche nei momenti di crisi.
Bio
Il debutto di Sidi Larbi Cherkaoui come coreografo è avvenuto nel 1999 con il musical contemporaneo di Andrew Wale, Anonymous Society. Da allora, il coreografo e danzatore belga, ha realizzato oltre 50 pièce aggiudicandosi numerosi premi, tra cui due Olivier Awards, tre Ballet Tanz come miglior coreografo (2008, 2011, 2017) e il Premio Kairos (2009) per il suo talento artistico e la sua ricerca del dialogo interculturale. La pluripremiata produzione nata dall’incontro con l’artista Antony Gormley e i monaci Shoalin continua ad essere ospitata con enorme successo in tutto il mondo.
Dopo la prima pièce commissionata in Nord America, Orbo Novo (Cedar Lake Contemporary Ballet) e una serie di duetti come Faun (che ha debuttato al Sadler’s Wells come parte di In the Spirit of Diaghilev) e Dunas con la ballerina di flamenco María Pagés (entrambi del 2009), ha fondato la sua compagnia Eastman, residente al DE SINGEL International Arts Centre di Anversa. Nel 2015 ha diretto la sua prima produzione teatrale Pluto basata sulla pluripremiata serie manga di Naoki Urasawa e Takashi Nagasaki al Bunkamura di Tokyo, portando in scena l’amato personaggio manga Astro Boy, e ha curato i movimenti per l’Hamlet di Lyndsey Turner con Benedict Cumberbatch al Barbican Centre di Londra.
A partire dal 2015 è stato direttore artistico del Royal Ballet Flanders per il quale ha creato Fall (2015), Exhibition (2016) e Requiem (2017). Nel 2019 si è aggiudicato una nomination ai Tony Award con il suo debutto coreografico a Broadway per lo spettacolo musicale di Alanis Morissette. È artista associato al Sadler’s Wells di Londra e al Théatre National de Bretagne (Rennes). A partire dalla stagione 2022-2023, Sidi Larbi Cherkaoui dirige il Balletto del Grand Théâtre de Genève. Sidi Larbi Cherkaoui ha attraversato la storia del Romaeuropa Festival a partire dal 2004 con Tempus Fugit presentando poi Zero Degrees con Akram Khan (2007), Dunas con Maria Pagés (2007) e Fractus V (2017).
Crediti
Ballet du Grand Théâtre de Genève Direzione generale: Aviel Cahn
Direzione della coreografia: Sidi Larbi Cherkaoui
Partner del Ballet du Grand Théâtre: INDOSUEZ WEALTHMANAGEMENT
Coreografia: Sidi LarbiCherkaoui
Scenografia: Alexander Dodge
Luci: Dominique Drillot
Costumi: Yuima Nakazato
Drammaturgia: Igor Cardellini
Musica: Szymon Brzóska e Alexandre Dai Castaing
Nuova Creazione. Première al Genève en novembre 2022 / Coprodotto con La Maison de la Danse de Lyon,Biennale de la danse deLyon 2023 e Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura