Piccolo, il circo del musicista francese Laurent Bigot, lo è veramente: l’artista lo ha infatti costruito su un tavolo largo non più di un metro di diametro, utilizzando cianfrusaglie, materiale recuperato, legno, plastica, fili, molle e gadget a basso costo.Un’installazione fragile, che anche con un solo piccolo respiro può vibrare tutta e attivarsi come un organismo vivente capace di produrre suoni e movimenti. Perché con Le Petit Cirque, Bigot crea prima di tutto un ‘circo del suono’ o un vero e proprio concerto di musica elettroacustica, campionata, composta e suonata dal vivo. Ma accade che gli strumenti in questione siano anche i protagonisti di un’esperienza di teatro di figura: omini, animaletti, trottole, acrobati e ballerine, abitanti meccanici di questo piccolissimo universo circense, tra salti nel vuoto e spericolate magie catturano lo sguardo dello spettatore. Ecco che il circo si anima, produce musica e la musica stessa ci invita a creare e scoprire le sue storie. Un dialogo continuo tra suono, immagine e macchine artigianali per uno spettacolo dedicato alla fantasia dei più piccoli ma anche degli adulti ancora capaci di sognare.
Crediti
Foto © Olivier Masson