Vincitori del Digital Award 2018, Donnarumma e Pevere presentano in anteprima assoluta la loro nuova produzione all’insegna del dialogo fra entità umane, robotiche e sintetiche. Popolando un giardino in cui una natura squarciata sta riprendendo il sopravvento, creature quasi-umane e semi-computazionali si confrontano. È una società sgretolata animata da corpi evitti, desideri piu’ che umani, e un sistema algoritmico disfunzionale che pervade corpi, protesi, suono, luci, nutrendosi di dati collezionati da biosensori sui corpi dei performer.
Bio
Marco Donnarumma – Nato a Napoli nel 1984, Donnarumma è un artista performativo, regista, compositore e ricercatore. Dall’inizio degli anni Duemila, intreccia la performance contemporanea, la media art e la computer music per indagare il corpo umano, oggetto di studio delle sue performance, sondato attraverso suono, tecnologie e movimento. Onirico e privo di compromessi, sensuale e conflittuale, il suo linguaggio è spesso radicato nell’esperienza del rituale, dello shock e della coercizione. Ospitata in più di 65 paesi la sua produzione performativa riceve numerosi riconoscimenti, i più recenti includono il Digital Award al Romaeuropa Festival 2018 per Eingeweide; due premi alla Biennale Bains Numériques 2018 (Performing Arts and Press Award), così come l’Award of Distinction (2° premio) in Sound Art al Prix Ars Electronica 2017 per Corpus Nil. Ha conseguito un dottorato di ricerca in performing arts, informatica e teoria del corpo presso la Goldsmiths di Londra, e nel 2016-18 è stato ricercatore presso l’University of the Arts di Berlino in collaborazione con il Neurorobotics Research Lab Berlin. I suoi scritti sono pubblicati da MIT Press, Oxford University Press, Routledge, ACM e Springer.
Margherita Pevere – Pevere è un’artista e ricercatrice che indaga la trasformazione della materia biologica e tecnologica. La sua pratica si avvale d’installazioni, performance, raccolte di reliquie vegetali e animali e ricerca biotecnologica. Nella sua pratica di artista-ricercatrice, Margherita Pevere combina protocolli scientifici e di ricerca ad un’estetica estremamente poetica, intensa e complessa . Al di là della fascinazione per i materiali e i processi organici è infatti interessata al simbolismo e alla storia dei materiali che adotta. Pevere è dottoranda di ricerca artistica presso l’Università di Aalto, Helsinki, in collaborazione con il Laboratorio Biofilia – Base for biological arts, con una borsa di studio della Kone Foundation. È membro della Finnish Bioart Society e del Posthumanities Hub.
Crediti
Direzione artistica, performance: Marco Donnarumma, Margherita Pevere
Coreografia, drammaturgia, musica, macchine: Marco Donnarumma
Simbionti, biomateriali: Margherita Pevere
Costumi: Margherita Pevere, Marco Donnarumma
Scenografia: Marco Donnarumma, Margherita Pevere, Andrea Familari
Ricerca, tecnologie di apprendimento interattivo: Baptiste Caramiaux
Light design and produzione scenica: Andrea Familari
progettazione visiva della robotica: Ana Rajcevic
Modellazione 3D ed ingegneria della robotica: Christian Schmidts
Consulente neurobotica: Neurorobotic Research Laboratory
Fotografia: Manuel Vason
Produzione e gestione tournée: René Dombrowski
Gestione di progetto: Claudia Dorfmüller
Una coproduzione di Romaeuropa Festival e Centre des arts d’Enghien-les-Bains nell’ambito del Prix Arts vivants ADAMI. Con i partner istituzionali scientifici: Centre National de Recherche Scientifique (CNRS) e Laboratoire de Recherche en Informatique (LRI) alla University Paris-Saclay. Supportato da PACT Zollverein. Berlin / Paris / Essen 2019.